Opiemme – Vortex: per aspera ad astra
Opiemme presenta un ulteriore capitolo di Vortex, progetto iniziato nel 2014 ed ancora in divenire, che trae ispirazione dalle teorie astronomiche che Giuseppe Sermonti illustra nel testo “L’alfabeto scende dalle stelle. Sull’origine della scrittura” e che l’artista interpreta sia nei lavori di street art e arte pubblica, sia in opere realizzate su tela, su tavola o su carte d’epoca, carte nautiche e carte geografiche.
Comunicato stampa
Il giorno 18 novembre 2016 alle ore 18.30 Rosso20sette arte contemporanea presenta la mostra personale "Vortex: per aspera ad astra" dell’artista Opiemme, accompagnata da un testo critico di Alessandra Caldarelli.
Opiemme, artista torinese attivo sotto pseudonimo dal 1998, è stato definito "poeta della street art" e si è distinto negli anni per aver coniugato la poesia con l'arte pubblica, portando all’attenzione di un pubblico vasto testi di celebri autori. I suoi lavori su tela, su carta e su muro hanno avuto riscontri in Italia e all'estero: sono costituiti da immagini, lettere e calligrammi che rimandano alla poesia visiva e alla poesia concreta e sono intrisi di richiami estetici al futurismo. La sua poetica, apartitica e lirica, dimostra risvolti politici, sociali e ambientali.
Negli spazi di Rosso20sette arte contemporanea Opiemme presenta un ulteriore capitolo di Vortex, progetto iniziato nel 2014 ed ancora in divenire, che trae ispirazione dalle teorie astronomiche che Giuseppe Sermonti illustra nel testo “L'alfabeto scende dalle stelle. Sull'origine della scrittura” e che l’artista interpreta sia nei lavori di street art e arte pubblica, sia in opere realizzate su tela, su tavola o su carte d’epoca, carte nautiche e carte geografiche.
Vortex è una profonda riflessione sull’esistenza umana, tra miti e fantasie sulle costellazioni e dati di scoperte scientifiche. “(...) Opiemme prende il cielo e la sua attrazione verso il mondo astronomico per trasformarli nel centro della sua ultima ricerca (...) che ruota attorno al rapporto tra lettera e insieme di lettere a composizione di poesie e scritti di grandi nomi della Storia della Letteratura. Cumuli di lettere che si attorcigliano, che non perdono significato intrinseco pur rendendosi meno raggiungibili nella loro leggibilità formale. Le parole si sovrappongono, trasformandosi in un buco nero, in cascate di piccoli elementi come coriandoli di macerie che volano dopo un’esplosione. Tracce inscritte nello spazio come i punti luminosi della Via Lattea, organizzati tra loro in una complessa geometria invisibile. (...) Andando oltre il puro contatto visivo con l’occhio dello spettatore, Opiemme riesce a superare la semplice resa estetica, rimettendo la parola al centro della visione. Una parola sempre fortemente legata ad aspetti sociali e condivisibili, che trova posto anche su di vecchie mappe, carte geografiche dimenticate o ritagli di giornale ormai ingialliti che rimandano alla rappresentazione di un mondo che non è più lo stesso. Ancora una volta torna l’archetipo della traccia che costruisce un messaggio: i punti scritti su una carta creata per guidare i viandanti e i naviganti, una carta di giornale che ricostruisce una sezione temporale strappata dal passato, stratificazioni di storia, di informazioni, di bussole che sono già esse stesse portatrici di un testo che vengono sovrascritte con l’intervento dell’artista. (...) I vortici neri, gocce di inchiostro sulle strade scritte da qualcuno prima di lui, diventano stratificazioni di un nuovo senso del vagare umano, in cui si tracciano nuove linee d’ombra.” (Alessandra Caldarelli)
Opiemme è un artista torinese attivo dal 1998. Tra il 2003 e il 2008, partecipa a una serie di festival letterari (’Parma Poesia Festival’, ‘Poesia Festival’ Modena, ‘Scritture Metropolitane’ Modena, ‘Scrittori in città’ Cuneo, ‘BCT Off’ Terni, ‘Musicultura’ a Macerata, ‘Villa Celimontana’ Jazz Festival) con performance e installazioni effimere in grado di coinvolgere il pubblico. Dal 2005 i suoi ‘Rotolini di Poesia’ - brevi liriche su piccoli fogli arrotolati e appesi in grappoli per chiunque desideri fruirne - sono stati presenti in occasione di numerosi eventi (tra cui a Torino le ‘Letture Ri-costituenti’ e la ‘Notte Bianca’ a Roma nel 2007) e prodotti in oltre 200.000 esemplari. Nel 2013 con il progetto ‘Un viaggio di pittura e poesia’ Opiemme attraversa l‘Italia da nord a sud e dipinge numerosi murales (Torino, Bologna, Rieti, Pizzo Calabro, Faggiano, Ariano Irpino, Menfi, Genova, Tirano e infine Roma) che creano un simbolico percorso di poesia di strada. Nell’ambito del suo progetto multiforme ‘Vortex’ realizza nel 2014 per il Monumental Art Festival un tributo alla poetessa polacca Wislawa Szymborska: un murale alto 10 piani a Gdansk che viene riconosciuto dalla Fondazione Szymborska. Nel corso dei suoi numerosi viaggi ‘Vortex’ approda anche sui muri della Thailandia e, nel 2014, sul muro dell’autostazione di Bologna. Nel 2015 partecipa all’azione di ‘Brandalism’ a Parigi, durante la ‘COP21’, e realizza una performance per ‘Ambria Jazz’ con il trombonista Gianluca Petrella. Ha esposto in spazi pubblici e gallerie private in Italia e nel mondo; un suo murales è conservato all'interno della Fondazione Pistoletto; è stato selezionato dalla collezione Benetton nell'ambito del progetto Imago Mundi; ha partecipato a fiere d'arte nazionali e internazionali, e in alcuni dei principali festival di urban art.