Fabrizio Plessi
Mostra personale
Comunicato stampa
Fabrizio Plessi nasce a Reggio Emilia nel 1940.
Inizia ad esporre nel 1962, dal 1968 al 2016 sono innumerevoli le esposizioni nei più
importanti musei in Italia e nel mondo. Ne citiamo solo alcune tra le più significative.
Numerose sono le partecipazioni alle Biennali di Venezia tra cui la XLII del 1986 nella
quale si impose all'attenzione della critica con “Bronx”, un'installazione di forte impatto
emotivo composta da una serie di monitor televisivi trafitti ciascuno da una pala metallica.
Da allora il percorso artistico di Plessi non ha conosciuto soste: Documenta Kassel l'anno
successivo, quindi il museo Pecci di Prato, il museo Ludwig di Colonia, la Rocca Paolina
di Perugia, la fondazione Joan Mirò di Barcellona, la Biennale di San Paolo del Brasile,
fino al prestigioso Kunsthistorisches Museum di Vienna e alla grande mostra monografica
allestita al Guggenheim Museum di New York nel 1998.
Il 1999 si è concluso con una grande mostra alla Kestner Gesellschaft di Hannover.
Per la prima volta nel 2000 Plessi accetta di presentare sculture in bronzo: la pala
dell'installazione “Bronx” trafigge la superficie bronzea rifflettente di un monitor adagiato
su una vasca d'acqua, elemento riccorrente in tutte le opere dell'artista.
Nel 2001, a Venezia, in occasione della Biennale la città gli inaugura la mostra Waterfire al
Museo Correr, un’importante rassegna delle sue opere più recenti basate sul tema
dell’acqua e del fuoco, e la grandissima installazione nella piazza San Marco creata per
l’occasione.
Nel 2013 espone a Mantova al Palazzo Te nella Sala dei Giganti affrescata da Giulio
Romano.
Nel 2015, a Milano, in occasione dell’Expo 2015 realizza un enorme ruota a LED luminosi
che simula un mulino digitale in continuo movimento.