Silvia Boccato – Aqva et mater
Mostra personale
Comunicato stampa
Roma, 24 ottobre 2016. Con il patrocinio del Comune di Faenza e dell’Unione della Romagna Faentina, il giorno 12 novembre 2016, alle ore 17:30, presso la Galleria Comunale d’arte “ Voltone della Molinella” a Faenza (Ravenna) s’inaugura il progetto fotografico dal titolo “AQVA ET MATER, acqua linfa di Madre Terra contro ogni forma di abuso” di Silvia Boccato.
Alla presenza del sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi e Claudia Gatta, Assessore alle Politiche Sociali e alle Politiche e Cultura di Genere del Comune di Faenza
intervengono l’attrice Miriam Galanti, testimonial contro la violenza sulle donne con il cortometraggio “Metamorfosi”, la prof.ssa Gioia Di Cristofaro Longo, Presidente della LUNID - Libera Università dei Diritti umani, Antonio Marcelli Presidente del Centro sub nuoto club 2000 di Faenza. L’autrice Silvia Boccato presenta il progetto e il video di backstage.
La mostra, ad ingresso gratuito, è aperta dal Martedì alla Domenica fino al 26 novembre, data del finissage, in cui intervengono alle ore 17.30 Claudia Gatta, Assessore alle Politiche Sociali e alle Politiche e Cultura di Genere del Comune di Faenza, Antonella Oriani, Presidente dell’Associazione Sos Donna di Faenza, Tiziana Asirelli, Sceneggiatrice e Regista della Compagnia delle Feste con la lettura della poesia dedicata ad Aqua et Mater e l’autrice Silvia Boccato.
Testo critico della mostra tratto dalla prefazione del catalogo “La rinascita di Ofelia “ di Marco Tonelli
“Non so se l’invenzione scenica fotografica subacquea di Silvia Boccato possa dirsi la prima in tal senso, di certo non possiede la rallentata immobilità onirica o anticipatrice della morte, di un sonno mortale o di un sogno di rinascita come nei video Dreamers di Bill Viola, dormienti immobili sott’acqua né possiede la spettacolarità forzata di Ben Von Wong, che ha fotografato modelle in apnea a 25 metri di profondità sognando l’impossibile. Silvia Boccato non vuole stupire o sfiorare l’eccesso, stabilire record né primati, né parlare oltre lo spazio e il tempo. I suoi scatti sono legati ad una sensibilità intima, nascosta, quasi a costringere dolcemente lo spettatore o la spettatrice ad un rapporto privato.... “
vernissage: sabato12 novembre 2016 ore 17.30 finissage: sabato 26 novembre 2016 ore 17.30 orari di apertura: da martedì a Domenica ore 15.30 - 19.00 Mar. gio. sab. dom. ore 9.00 - 12.30 biglietto: ingresso libero artista: Silvia Boccato genere: fotografia, personale
Silvia Boccato
Campionessa del mondo e italiana di Fotografia Subacquea, è fotografa free-lance specializzata in ambienti acquatici. Professore di Educazione Fisica con la passione per la fotografia subacquea si dedica in questi ultimi anni alle competizioni agonistiche di fotografia subacquea, dove in breve tempo conquista i vertici mondiali senza perdere di vista la ricerca di innovazione espressiva. Il suo amore per la natura la porta all’Università “La Sapienza” di Roma, al Corso di Laurea in Scienze Naturali.
I suoi scatti sono premiati dai più prestigiosi concorsi nazionali ed internazionali tra i quali l’ambito Plongeur d’Or e il Bronze al 35° Festival Mondial de L’Images Sous Marine di Antibes in Francia.
Medaglia d’Oro ai Campionati del Mondo di Fotografia subacquea della CMAS a Bodrum in Turchia, rappresenta l’Italia con la Federazione Italiana FIPSAS.
Autrice della mostra “Vince la natura” - conoscere per proteggere presso “PARK LIFE – l’Italia che meraviglia” - BIG BLU 2009 e Rassegna Imago Graffiti & Fotoroma. Nel 2015 presenta il progetto fotografico ”AQVA et MATER“ con il convegno presso l’Ufficio per l’Italia Parlamento Europeo. La mostra-progetto itinerante viene esposta all’ Ex Mattatoio - Testaccio a Roma.
Info:
Associazione Culturale artePerOGGI
[email protected] , www.arteperoggi.it
Concept della mostra “AQVA ET MATER”
ACQUA, MISTERO DELLA VITA
“La cosa più bella con cui possiamo entrare in contatto è il mistero. E’ la sorgente di tutta la vera arte e di tutta la vera scienza” Albert Einstein
Un viaggio fisico e dell’anima nell’intimo dell’Acqua, oltre il suo incanto, nell’universo simbolico plasmabile principio di vita. Il percorso espositivo si sviluppa attraverso 7 tappe che delineano un itinerario artistico e spirituale e 22 rappresentazioni subacquee. Le immagini sono state realizzate presso le sorgenti in Florida U.S.A., la Sorgente del Chidro – San Pietro in Bevagna (Taranto), la Sorgente di San Giorgio a Liri – provincia di Frosinone, il Monumento Naturale “Giardino di Ninfa” Sermoneta (Latina), la Sorgente Santa Susanna, Monumento Naturale di Santa Susanna - Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile (Rieti), le Sorgenti del Pescara, Riserva Naturale Regionale Guidata “Sorgenti del Pescara”, Popoli, le Fonti del Clitunno - Campello sul Clitunno, Perugia.
In occasione del Decennio internazionale dell’acqua – “Water for Life” 2005-2015, indetto dall’ONU e dell’emergenza contro il femminicidio e lo stalking, della ratifica della Convenzione di Istanbul e dell’entrata in vigore il Decreto Legge 14.08.2013 n° 93 “Nuove norme per il contrasto della violenza di genere che hanno l’obiettivo di prevenire il femminicidio e proteggere le vittime” ( g) promuovere lo sviluppo e l’attivazione di azioni di recupero e di accompagnamento dei soggetti responsabili di atti di violenza nelle relazioni affettive, al fine di favorirne il recupero e di limitare i casi di recidiva), l’artista fotografa subacquea Silvia Boccato intende sensibilizzare e promuovere queste tematiche attraverso la realizzazione del progetto fotografico dal titolo “AQVA ET MATER, acqua linfa di Madre Terra con- tro ogni forma di abuso”. Abusi dell’acqua e Abusi sulle donne: per il diritto di tutti all’acqua libera e di essere donne libere nella civiltà moderna. Una rappresentazione iconografica del legame profondo che unisce l’Acqua (22 marzo “World Water Day”) alla Terra (22 aprile “Earth Day“) alla fonte di ogni diritto (25 novembre - giornata mondiale contro la violenza sulle donne). L’acqua è simbolo della femminilità, risorsa generatrice e feconda, sorgente di vita. E’ nutrimento materiale e spirituale, forza naturale eterna secondo il ciclo di vita, morte, purificazione e rinascita.
L’intera storia dell’umanità è intimamente connessa alla sua relazione con l’acqua, che è unificatrice biologica e simbolico-sacrale. Nel rapporto 2011 di Amnesty International si denuncia che la mancanza di acqua e di strutture sanitarie aumentano la violenza sulle donne che ogni giorno percorrono da sole lunghi tragitti per prendere l’acqua. L’acqua è un elemento che andrà sempre più scarseggiando per i cambiamenti climatici, l’inquinamento delle falde acquifere e gli abusi. Il buono stato degli ecosistemi acquatici è essenziale per la vita e la salute delle comunità umane e non. Come scritto nella Dichiarazione universale dei diritti della Madre Terra, “Articolo 2. Diritti Innati di Madre Terra (e) il diritto all’acqua come fonte della vita”; non solo un diritto umano, un bene comune indispensabile per ogni forma di vita.
La mostra-progetto ( convegno presso l’Ufficio per l’Italia del Parlamento Europeo, dibattiti, celebrazione della giornata dell’Acqua, della Terra, della donna, incontri di sensibilizzazione, etc.) e il relativo catalogo consta di 22 immagini subacquee avvolgenti e partecipate che conferiscono alla donna e agli ecosistemi acquatici, in particolare all’acqua sorgiva, il ruolo di protagonista. In conformità alle finalità istitutive delle Aree Protette, le straordinarie immagini riprendono, per la prima volta sott’acqua, donne completamente immerse e vestite in alcune delle sorgenti di elevato valore storico e naturalistico. Il potere iconografico enfatizza il messaggio volto alla valorizzazione e alla tutela della biodiversità e delle risorgive. Simbolo della mostra è “Madre, Porta del cielo”, Madre universale. Come un canto alla vita, alla sua sacralità e alla custodia di ogni forma di vita, “AQVA ET MATER” omaggia la creazione e la speranza di una vera rinascita.
Sul piano delle finalità socio-educativa, il progetto vuole promuovere e sensibilizzare alla cultura del rispetto per la vita contro la subcultura della sopraffazione e dell’abuso che avvelena il mondo. Risvegliare le coscienze dall’indifferenza e dall’omertà e volgerle alla responsabilità personale e sociale del cambiamento. Educare alla tutela e al rispetto, al diritto ad esistere, alla libertà ed autodeterminazione. Diminuire la perdita di biodiversità e coinvolgere l’intera comunità nella tutela del territorio avviando collaborazioni virtuose. Sollecitare una comunicazione attenta e sensibile che valorizzi gli aspetti positivi e le buone pratiche.