Rosy Rox – La pelle dell’immagine
Traffic Gallery è lieta di annunciare la prima mostra personale dell’artista e performer partenopea Rosy Rox all’interno dei propri spazi.
Comunicato stampa
Traffic Gallery è lieta di annunciare la pelle dell’immagine prima mostra
personale dell’artista e performer partenopea Rosy Rox all’interno dei
propri spazi.
la nudità stessa in quanto immagine del mistero – in quanto immagine… di
ciò che non ha immagine (Jean Luc Nancy)
La mostra verte principalmente sulla documentazione di due delle più
interessanti opere performative dell’artista: La Robe (2012) a cura di
Adriana Rispoli e Eugenio Viola, realizzata al Museo Madre di Napoli e
Frammento Archetipo (2016) a cura di Angel Moya Garcia e Eugenio Viola
presso la Tenuta dello Scompiglio, Lucca.
Lo spunto teorico per entrambe le performance è la figura di James
Hillman, psicologo e filosofo americano noto per la sua teoria detta
“Psicologia Archetipale” nella quale gli archetipi sono i modelli del
funzionamento psichico, le radici dell’anima, le radici dei miti.
Il corpo, nodo centrale della ricerca di Rosy Rox, diviene spunto primario
e strumento interpretativo della realtà:
“Concentrandosi su tematiche ascrivibili all’identità femminile, l’artista
restituisce un universo frammentato, sospeso tra ironia e seduzione,
lussuria e innocenza, aggressività e seduzione. La sua poetica sottende un
universo frammentato e straniante, sospeso tra immaginario e simbolico,
abitato da opere ammalianti e pericolose, attrattive e repulsive,
accattivanti nel loro aspetto vagamente glamour e prezioso ma allo stesso
tempo minacciose, che giocano sullo stereotipo della seduzione femminile
“fatale” e si caricano di messaggi ambivalenti” (E.Viola)
In mostra verranno esposte due fotografie di scena di medio-grande formato
tratte dalla performance La Robe, ovvero il vestito, azione in cui il
corpo dell’artista, in un’atmosfera di altissima tensione sottolineata da
un suono martellante, si affranca dallo strato superficiale di pelle
bianca in una sorta di metamorfosi catartica che si conclude nello
struggente raggiungimento della libertà rappresentata dalla nudità del
corpo.
Partendo invece dalla performance Frammento Archetipo saranno presentati
in galleria undici sculture, calchi in ceramica degli originali adoperati
alla Tenuta dello Scompiglio, sospese con catene metalliche che abiteranno
lo spazio in una sorta di onirico attraversamento dei simboli che
accompagnano la mitologia personale dell’artista.
Infine si aggiungeranno i video delle azioni performative e una sarcastica
scultura intitolata “Le Plumen”, ready-made di un piumino da spolvero
realizzato con acciaio, legno, pelle sintetica ed immancabili piccole
“armi domestiche”, tocco distintivo dell’artista.
“Mi sono innamorato del lavoro di Rosy Rox osservando da spettatore
Frammento Archetipo senza aver alcuna chiave interpretativa pregressa,
testi, teorie filosofiche alle quali potessi far riferimento. Attraverso
la lente di uno sguardo puro, l’emozione, l’enfasi e l’empatia della
performance mi ha inconsciamente mosso l’anima attraverso l’intermittenza
di simboli ancestrali assimilati dall’immaginario collettivo e che nei
secoli hanno costituito ciò che definiamo coscienza collettiva. Ciò che
conta è quel lieve e fugace barlume di intuizione che avvolge lo
spettatore e lo costringe a fare anima.” (R. Ratti).
Rosy Rox è un’artista visiva nata a Napoli nel 1976, dove vive e lavora.
Scultura, installazione e performance sono i principali linguaggi
utilizzati nella sua ricerca artistica. Dal 2011 lavora al progetto
partecipativo in progress il dono che con il coinvolgimento di realtà
sociali differenti, coniuga ed elabora il rapporto tra vissuto e arte.
Nel 2012 ha vinto il premio Un’opera per il Castello con cui ha realizzato
l’opera permanente Tempo Interiore, riattivando nella sua personalissima
visione l’antico orologio della Piazza d’Armi e restituendogli un tempo
non convenzionale che cortocircuita passato, presente e futuro.
I suoi lavori sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private tra
cui: Fondazione VAF-Germania; PaBAAC, Mibac-Italia; Museum Biedermann,
Germania, Collection Alain Servais, Belgio, Sana Quisisarni New York,
Ernesto Esposito, Napoli.
Tra le ultime performance ricordiamo:
• Frammento Archetipo, Tenuta dello Scompiglio, Lucca (2016)
• Monumento di Passaggio, Scala Monumentale Montesanto, Q.i. Napoli (2015)
• Con-Tatto Interiore, Byblos Art Hotel Villa Amistà, Verona (2015)
• La Robe, Museo MADRE, Napoli (2012)
• Please Return to You, CIAC Centro Internazionale per l'Arte
Contemporanea, Roma (2012)
• Mi Infrangerò nella tua Sentenza, StadtGalerie Kiel, Kiel (2012)
ENGLISH TEXT BELOW :
Traffic Gallery is glad to welcome la pelle dell’immagine (the skin of
image) in its premises, first personal exhibition of Neapolitan artist
Rosy Rox.
Nakedness as a mystery image – as image … of what is imageless (Jean Luc
Nancy)
The exhibition is mainly based on the record of two of her most
interesting performances: La Robe (2012) by Adriana Rispoli and Eugenio
Viola, achieved at the Museo Madre of Napoli and Frammento Archetipo
(Archetypal Fragment) (2016) by Angel Moya Garcia and Eugenio Viola at
Tenuta dello Scompiglio, Lucca.
The theoretical starting point for both performances is James Hillman,
psychologist and philosopher who became famous for his “Archetypal
Psychology” theory according to which archetypes are models for psychic
functioning, soul and myth roots.
Roxy’s research core is the body, which becomes the main input and tool
for reality interpretation:
“Concentrating on themes belonging to the field of female identity, the
artist delivers a fragmented universe, floating between irony and
seduction, luxury and innocence, aggression and seduction. Her poetics
delimits a fragmented and estranging universe suspended between imagines
and symbols, dwelled by works at times enthralling and dangerous,
attractive and repulsive, charming for their vaguely glamorous and
precious aspect but also threatening, dealing with the “femme fatale”
stereotyped seduction and delivering “ambivalent messages” (E.Viola)
The exhibition presents two medium-large sized pictures taken from
performance La Robe - meaning the dress - action during which the body of
the artist, in an extremely high tension atmosphere - enhanced by a
hammering sound – frees itself from a superficial layer of white skin in a
sort of cathartic metamorphosis, ending in a painful and passionate
achievement of freedom with her naked body.
As far as performance Frammento Archetipo is concerned, the gallery will
present eleven sculptures, ceramic moulds of the originals used at Tenuta
dello Scompiglio, hanged up with metal chains and placed in a space in a
sort of oneiric crossing of symbols connected to the personal mythology of
the artist. In the end there will be the videos of performing actions and
a sarcastic sculpture called “Le Plumen”, a ready-made feather duster in
steel, wood, ecoleather and unavoidable “domestic weapons”, a distinctive
touch of the artist.
“As a member of the audience I fell in love with the work of Rosy Rox
without having any previous interpretation key, text or philosophical
theory for reference. Through the lens of a pure look, the emotion, the
emphasis and the empathy of the performance have unconsciously moved my
soul through the intermittence of imaginary ancestral symbols, which build
what we have defined as collective consciousness over the centuries. What
matters is the soft and fleeting glimmer of insight that overwhelms the
audience obliging him to do soul.” (R. Ratti).
Rosy Rox is a visual artist born in Naples in 1976, where she lives and
works. Sculpture, installation and performance are the main languages used
in her artistic research. Since 2011 she has been working on il dono (the
gift) a participation project in progress, defining the relationship
between the past and art with the involvement of different social
realities.
In 2012 she won the award Un’opera per il Castello with which she achieved
her permanent work Tempo Interiore, reactivating the antique clock of
Piazza d’Armi in her extremely personal way and re-establishing a non
conventional time that creates a short circuit between past present and
future.
Her works are present in many public and private collections such as:
Fondazione VAF-Germany; PaBAAC, Mibac-Italia; Museum Biedermann, Germany,
Collection Alain Servais, Belgio, Sana Quisisarni New York, Ernesto
Esposito, Naples.
Among her latest performances it is worth mentioning:
• Frammento Archetipo (Archetypal Fragment), Tenuta dello Scompiglio,
Lucca (2016)
• Monumento di Passaggio (Passing Monument), Scala Monumentale Montesanto,
Q.i. Naples
(2015)
• Con-Tatto Interiore (Interior contact), Byblos Art Hotel Villa Amistà,
Verona (2015)
• La Robe, Museo MADRE, Naples(2012)
• Please Return to You, CIAC Centro Internazionale per l'Arte
Contemporanea, Roma (2012)
• Mi Infrangerò nella tua Sentenza (I will break in your Verdict),
StadtGalerie Kiel, Kiel (2012)