#01 Gabriele
Con l’opera di Gabriele De Santis (Roma, 1984) Untitled (2016), CURA. avvia una nuova collaborazione con i locali Settembrini, e inaugura un avamposto outdoor della programmazione di BASEMENT ROMA.
Comunicato stampa
(english version)
CURA. in collaboration
with Settembrini
presents
#01 GABRIELE
OPENING NOVEMBER 25, 2016
7.00-9.00 pm
“If art still exists, it is where we least expect to find it”
(Robert Musil)
With the work of Gabriele De Santis (Rome, 1984) Untitled (2016) CURA. starts a new collaboration with Settembrini, and opens an outdoor outpost for the BASEMENT ROMA schedule.
A cycle of seven interventions by Rome-based Italian and international artists, aimed at creating a temporary collection of site-specific works, mainly new productions, will take place in the Settembrini venues – the bar, bistro and restaurant traditionally open to international collaborations and paying close attention to the contamination between food, wine and other practices.
The project, which will take place over the next few months, aims thus at offering a new dimension to the work of art and its audience, redesigning the layout of the Settembrini venues. Une promesse de bonheur, which reverses the relationship between artist and visitor, “between uninterested spectator and interested artist” (Giorgio Agamben, L’uomo senza contenuto [The Man Without Content]). On the partnership model established between artists and places of various kinds, which over time have become landmarks and meeting places for the international art community, Settembrini, with the artistic direction of CURA., starts a new challenge and commitment for the support of contemporary art.
Thus Gabriele De Santis offers several keys to his door. His work, neo-pop conceptual, brings him to surf between mainstream, romance, short circuits of meaning, language processing, compositions of letters, words and figurative elements, with a certain satisfaction from the banal, as if to emphasize the obviousness of everyday life or the
elementariness of the messages that are constantly offered us in complex and elaborate ways. The neo-pop component of Gabriele De Santis' work is instead focused on ease of access and an immediate understanding of the work of art.
(versione italiana)
CURA. in collaborazione
con Settembrini
presenta
#01 GABRIELE
OPENING 25 NOVEMBRE, 2016
h 19,00-21,00
"Se l'arte ancora esiste, è dove meno ci aspettiamo di trovarla”
(Robert Musil)
Con l'opera di Gabriele De Santis (Roma, 1984) Untitled (2016), CURA. avvia una nuova collaborazione con i locali Settembrini, e inaugura un avamposto outdoor della programmazione di BASEMENT ROMA.
Un ciclo di interventi di artisti italiani e internazionali di base a Roma, è volto alla costruzione di una collezione temporanea di lavori site-specific, nuove produzioni o opere precedentemente prodotte, che occuperanno gli ambienti di Settembrini – bar, bistrot e ristorante da sempre aperto a collaborazioni internazionali e attento a contaminazioni tra cibo, vino e discipline altre.
Il progetto, articolato nel corso dei prossimi mesi, intende offrire così una nuova dimensione all'opera d'arte e al suo pubblico, ridisegnando il layout dei locali Settembrini, une promesse de bonheur, che ribalta il rapporto tra artista e visitatore (Giorgio Agamben, L'uomo senza contenuto). Così sul modello di collaborazioni consolidate tra artisti e luoghi di diversa natura, divenuti nel tempo punti di riferimento e di incontro della comunità artistica internazionale Settembrini, con la direzione artistica di CURA., lancia così una nuova sfida e si impegna a sostegno della produzione artistica contemporanea.
Gabriele De Santis offre così chiavi diverse alla sua porta. Il suo lavoro, neo-pop concettuale, lo porta a surfare tra mainstream, romanticismo, cortocircuiti di senso, elaborazione del linguaggio, composizioni di lettere, parole ed elementi figurali, quasi a sottolineare un certo compiacimento del banale, l'ovvietà del quotidiano o l'elementarità dei messaggi che ci vengono continuamente restituiti attraverso complessi e articolati costrutti. L'evidenza del lavoro di Gabriele De Santis fa invece leva sulla facilità di accesso e su una immediata comprensione dell'opera d'arte.