Nicola Villa – L’incognita dell’approdo
Spazio Lomellini 17 presenta L’incognita dell’approdo, un progetto espositivo di Nicola Villa a cura di Luca Giannini.
Comunicato stampa
Spazio Lomellini 17 presenta L’incognita dell’approdo, un progetto espositivo di Nicola Villa a cura di Luca Giannini.
La città di Genova e la sua simbiosi unica tra terra, pietra e mare, sono il soggetto della ricerca dell’artista per questa mostra.
Partendo dalle pietre del centro storico, patrimonio unico, giunto sino ai tempi nostri forse proprio grazie a quella commistione di nobile e fatiscente, quasi organismo vivo in grado di stratificarsi e rigenerarsi oppure dissolversi in maniera del tutto autonoma, per giungere all'acqua, al mare ed ai pesci, forse il primo vero legame storico tra terra (cioè uomo) ed acqua, passando per il ferro del porto e dei cantieri, in un momento tanto particolare della loro storia. Genova regala impressioni visive certo, ma anche materie, che si creano e si consumano in un alchemico equilibrio tra la sedimentazione e l’erosione, accelerate dal vento che viene dal mare.
Il quotidiano lavoro di Villa su carte, oggetti di recupero e tavole ricoperte da voluminosi strati di gesso cerca espressamente ora il confronto, ora l’aiuto, ora la mimesi di questo silente e continuo farsi e disfarsi della vita sulle persone e sulle cose.
Il risultato di questo processo compone una sorta di narrazione che circonda lo spettatore nell’intimità e nella preziosità degli interni dello Spazio Lomellini 17.
Nicola Villa
Nato a Lecco nel 1976. Vive e lavora a Genova. Al termine degli studi classici si iscrive alla facoltà di architettura del Politecnico di Milano; una volta conseguita la laurea decide di dedicarsi a tempo pieno alla pittura.
La sua prima mostra personale è del 2001 alla galleria Mosaico di Chiasso con testi di Giorgio Seveso.
Nel 2007 partecipa al programma di residenza artistica Harlem Studio Fellowship a cura di Montrasioarte trasferendosi per tre mesi a New York e prendendo parte alla mostra collettiva The Pioneers, a cura di Raffaele Bedarida.
Sempre nel 2007 vince l'edizione italiana, sezione pittura, del Premio Celeste.
E’ presente dal 2007 al Salon des estampes di Parigi con la Galleria Bellinzona dove nel 2009 una sua cartella di incisioni viene acquisita dal BDIC di Parigi.Espone in gallerie private a Londra (Moretti Gallery, Walking in the city, 2008) e Parigi (Chris Boicos Fine Art, Nouvelle figuration italienne, 2011);
Nel 2011 è stato chiamato, insieme ad altri artisti a realizzare dodici illustrazioni per il Nuovo Evangeliario Ambrosiano voluto dal Cardinale Dionigi Tettamanzi e destinato al Duomo di Milano.
Tra le ultime mostre personali ricordiamo Di navi, di uomini, di pesci, a cura di Luca Beatrice (Tedofra artgallery, Bologna, 2014), Controluce, a cura di Michele Tavola (Chris Boicos Fine Art, Parigi, 2015), Crocevia, a cura di Michele Tavola (Spazio Aperto San Fedele, Milano, 2015), Short-time Memories, a cura di Michele Tavola (Nuova Galleria Morone project room, Milano, 2016).