Stefano Bargis – 1916-2016 Opere inedite
Mostra di paesaggi del grande artista a cento anni dalla nascita.
Comunicato stampa
Busca. Si inaugura sabato 3 dicembre, alla Galleria Civica di casa Francotto, la mostra “1916 – 2016 Stefano BARGIS opere inedite” forse il più significativo evento espositivo dedicato all'Artista, voluto in occasione del centanario della nascita con opere provenienti da collezioni private.
Dice il Sindaco Marco Gallo: “Siamo lieti di ospitare nella galleria comunale questo importante evento che ci riporta alla grande produzione di Stefano Bargis, figura di spicco ed intellettuale amato e benvoluto da tutta la citta, un'occasione per confrontarci nuovamente sulle tematiche del paesaggio della grande pittura di tutti i tempi”
“Un grande ritorno..” dichiara Marino Gianpiero presidente di Busca Eventi “..una grande mostra che ripercorre le tappe fondamentali del percorso dell'artista con opere storiche fino alle ultime produzioni, e che sarà allestita nelle sale che ospitano normalmete le collezioni permanenti dedicate al Maestro..”
Nel testo di presentazione mostra il curatore Ivo Vigna scrive:
“Osservatore della luce, questo era Stefano Bargis, di quella luce che esplode ancora nei suoi quadri, ad illuminare ora i colori dell’autunno, ora un tramonto in valle Pellice. Silenzioso nelle sue ''Nevi'' del ''Mattino a Gerbola'' del ’78. Vibrante e poetico nelle ''Rose'' del ’93. Cronista nei suoi ''Mercati''. Ed è proprio in essi che il Maestro ci ha donato le testimonianze discrete di un tempo che non c’è più. Quando la gente non aveva la fretta di oggi, si fermava a parlare davanti ai banchi della verdura. E ammirando i quadri ci pare di sentirlo, il vociare di donne. Pezzi di storia! Era nato a Busca il 15 luglio del 1916 e aveva visto passare volti, cambiare scorci di un paese che ha sempre amato e al quale era legato da un amore profondo, quasi viscerale. Fu allievo del professor Lavalle dal ’28 ed iniziò a dipingere nel ’32, trasformando la sua visione dell’arte in un motivo di vita. Un’esistenza discreta, quasi schiva, accompagnata dal suo grande amore, la moglie Liliana. La produzione ci riporta ai temi del paesaggio di fine ‘800, ma addirittura nell’opera ''Asinello con slitta'' del ‘62, forse la migliore, persiste una narrazione di contenuti e suggestivi effetti di luce che si rifanno ad un caposcuola quale F. Millet. L’olio, denso al punto giusto, veniva steso dal Maestro in modo fresco e materico. Con le penombre avvolgenti, le sovrapposizioni di colore in piccole pennellate diverse, le superfici a volte graffiate, creavano eleganti contrasti di toni che ad oggi ci comunicano quanto egli conoscesse bene la ''materia''. Il ''pittore della neve'', così fu definito, dedicò molti anni alla ricerca e alla sperimentazione su questo soggetto a lui caro, raggiungendo risultati tecnico stilistici unici ed invidiabili. Moltissimi i premi, le mostre personali e le collettive che lo videro protagonista. Stefano Bargis si spense nella sua casa-atelier di Busca il 4 novembre 1999, lasciando a noi tutti un patrimonio culturale importantissimo che è la sua arte. Nel Natale 2004 si commemorò l’Artista con un concorso internazionale a lui dedicato. Di lui scrissero tra gli altri: A. Dragone, Il ''Comanducci'' , C. Morra e M. Berra.
In mostra 43 opere tra le più belle e significative della sua produzione un'occasione unica per godere di ogni piccola macchia di colore che brilla al rivèrbero della luce, delle sue pennellate che paiono danzare compiaciute, sarà un modo per ritrovare la sua anima.. la sua grande sensibilità!”