C’era una volta l’Urss

  • AZIMUT

Informazioni Evento

Luogo
AZIMUT
Via Flaminia 133 , Roma, Italia
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Date
Dal al

dal lunedì al giovedì dalle 10:00 alle 19:00
venerdì dalle 10:00 alle 18:00
chiusa nei giorni festivi

Vernissage
16/12/2016

ore 18

Curatori
Giovanni Argan
Generi
arte contemporanea, collettiva

Grande pittura figurativa d’oltrecortina.

Comunicato stampa

Il 16 dicembre alle ore 18, viene inaugurata la mostra C’era una volta l’Urss, grande pittura figurativa d’oltrecortina, a cura di Giovanni Argan. La mostra presenta al pubblico una rassegna di opere d’arte sovietiche, realizzate tra gli anni ’20 e gli anni ’80; con l’obiettivo di ripercorrere le grandi linee dell’evoluzione del movimento artistico socialista, fino a sottolinearne l’influenza sull’arte contemporanea. Scene di lavoro in fabbrica e nel kolchoz, momenti di vita intima e quotidiana, vedute cittadine e industriali aprono scorci inediti su un mondo ormai dissolto.
Le opere in mostra illustrano i mutamenti stilistici e tematici che, a partire dagli anni ’50, si insinuarono nel movimento artistico di stato del realismo socialista (1934-1992), quali il “risveglio della vita interiore” dei soggetti rappresentati (M. Bown) e la fioritura della pittura di paesaggio. Durante il periodo chruščëviano (1953-1964), infatti, alcuni artisti iniziarono a conferire ai protagonisti delle loro opere un’umanità del tutto nuova, abbandonando l’austerità eroica che caratterizzava i personaggi dell’epoca staliniana; altri si dedicarono alla pittura di paesaggio, dipingendo en plein air e dando vita ad un vero e proprio “Impressionismo sovietico”, caratterizzato da pennellate larghe e sciolte.
C’era una volta l’Urss è un viaggio alla riscoperta dell’universo d’oltrecortina, che si propone di far conoscere al pubblico italiano uno straordinario periodo artistico, che ridiede centralità all’uomo, al lavoro e alla vita collettiva.
«Oggi che l’avventura dell’Unione Sovietica si è oramai conclusa, è giunto il momento di guardare quest’arte figurativa, con uno sguardo nuovo, curioso e libero da sterili preconcetti ideologici» questo è il sentito auspicio di Giovanni Argan, curatore della mostra.
Le opere in mostra sono state realizzate da maestri del calibro di: Natan I. Al'tman (1889-1970), Fëdor P. Malaev (Mariupol', 1902 - Mosca, 1989), Adriana S. Magidson (Mosca, 1906 - Mosca, 1981), Viktor M. Ladviščenko (Leningrado, 1930), Nikita P. Fedosov (Mosca, 1939 - Veški, 1992), Iurij V. Gorbunov (Kostroma, 1933), Mikhail A. Кaneev (Kaneevo, 1923 - Leningrado,1983), Ivan V. Kolesnikov (oblast' di Belgorod, 1923 - Lipeck, 1999). Inoltre sono esposti i lavori dell’artista italiano Leonardo Crudi (Roma, 1988), la cui poetica è incentrata sul recupero degli stili delle avanguardie russe.