Giovanni Campus – Tempo in processo
Una mostra dell’artista Giovanni Campus, con il quale la galleria collabora dall’inizio degli anni sessanta.
Comunicato stampa
Sabato 17 dicembre alle ore 18 sarà inaugurata negli spazi della Galleria Giraldi, in piazza della Repubblica n.59, una mostra dell’artista Giovanni Campus, con il quale la galleria collabora dall’inizio degli anni sessanta.
Questa è la decima mostra personale che l’artista tiene presso la galleria, esattamente dopo cinquanta anni dalla prima, che risale al 1966; una sezione del catalogo che accompagna la mostra riporta sinteticamente le precedenti nove personali che la galleria Giraldi ha dedicato all’artista.
Il critico Alberto Zanchetta è l’autore del testo in catalogo “Risonanze, qualunque sia la loro direzione” che approfondisce ulteriormente il processo della ricerca poetica e l’esperienza estetica che ha caratterizzato il lavoro di Campus fino ad oggi.
Così conclude Alberto Zanchetta: “Le geometrie di Campus non appartengono al mondo euclideo ma alla vita fenomenica, al quotidiano epurato, sublimato, idealizzato. Campus guarda in profondità, e in prospettiva a ciò che può ancora accadere. Per lo stesso motivo le sue opere cambiano a seconda dei punti di vista. Quelle qui esposte invitano lo spettatore a un esercizio di concentrazione, e non solo di contemplazione; un esercizio nient’affatto scontato, tanto meno immediato, perché incentrato sui rapporti e sulle misure. Di fatto, le opere di Campus sono in rapporto col Mondo e a misura d’Uomo. Assodato che la verità dell’arte è sempre soggettiva, mai univoca, né perentoria, possiamo comprendere il motivo per cui <
Giovanni Campus nasce ad Olbia nel 1929, segue gli studi classici a Genova e dal 1961 frequenta la Libera Accademia di Belle Arti “Trossi Uberti” a Livorno ove inizia un rapporto di collaborazione con la galleria Giraldi; collabora anche con la galleria Numero di Firenze, con il centro Sincron di Brescia ed è co-fondatore del centro Technè di Firenze. Dal 1969 si dedica esclusivamente alla pittura e si trasferisce a Milano, ove vive e lavora; l’intensa attività artistica lo porta, con esposizioni ed incontri culturali, a numerosi soggiorni negli anni settanta a Parigi e negli anni ottanta e novanta a New York.
Tra le numerose mostre, spesso collegate ad incontri-dibattito e seminari, si ricordano le personali ad indicazione antologica tenute al Palazzo dei Diamanti di Ferrara nel 1987, al Museo di Milano nel 1990, alla Galleria Comunale d’Arte di Cagliari nel 1991, al Palazzo della Provincia di Sassari nel 1998, al Museo d’Arte MAN di Nuoro nel 2000, alla Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate nel 2003 e, per i disegni, al Palazzo della Permanente di Milano nel 2005, alla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Forti a Verona nel 2006, al Museo Civico G. Fattori (Granai di Villa Mimbelli) di Livorno nel 2007, all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, sempre nello stesso anno, al Museo Archeologico di Olbia nel 2009, al CAMeC di La Spezia nel 2012, alla Fondazione Livorno ed al Museo Piaggio di Pontedera nel 2014, al Museo Civico di Livorno ed al Museo della Permanente di Milano nel 2015.
Tra le installazioni ed ambienti, realizzati individualmente, si citano quello nella piazzetta di Palazzo Reale a Milano nel 1977, della Galleria Comunale d’Arte di Bologna nel 1978, del Museo Civico in Progress di Livorno nel 1979, gli interventi-percorso sulle coste della Gallura nel 1983 e nel villaggio nuragico GennaMaria di Villanovaforru nel 1993, l’installazione permanente nel “su logu de s’iscultura”, Museo sculture nel territorio di Tortolì nel 1999 e quella sui Monti Limbara Sud, “Coordinate nel tempo”, nel 2004.
Sue opere si trovano ambientate in significativi spazi pubblici e collocate presso importanti collezioni pubbliche. Numerose infine anche le rassegne, indicative dello sviluppo della ricerca pittorica di Giovanni Campus, cui ha partecipato in Italia ed all’estero (tra quest’ultime citiamo quelle tenute a New Delhi, a Parigi, a Caracas, a Graz, a Bradford, a Vienna, a Salò, a San Pietroburgo).