Priva di orpelli e dettagli, impassibile come la calma maestosità neoclassica è tutta la scultura di Stephan Balkenhol (Fritzlar, 1957; vive a Meisenthal e Karlsruhe). Che siano figure intere o bassorilievi, le sue opere sono la sintesi formale e l’essenza dei sentimenti umani. Apparentemente rassegnati, i corpi scolpiti nel legno e dipinti con leggere velature monocrome restituiscono tutta la dignità e la sopportazione di ogni individuo, in una contenutezza emotiva tale da non distinguere la semplicità materica dalla raffinatezza con cui le figure s’impongono. E l’autore svela per l’occasione una sua passione: le runaway di decollo e atterraggio. In mostra, un paravento in cui sono riprodotte, da ambo i lati, le assonometrie della pista del Lingotto. Forgiate da unici blocchi e contemplate dal loro Pigmalione, i corpi appaiono ieratici. In attesa del martirio o del soffio vitale.
Claudio Cravero
fino al 14 maggio 2011
Stephan Balkenhol
www.lucegallery.com
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