Julian Opie. Moti lineari

La personale milanese di Julian Opie, alla Lisson Gallery, mette al centro dello spazio la forma dell'uomo. Tra movenze aggraziate e contorni essenziali, le figure dell'artista inglese conservano il movimento del corpo nel ritmo del vuoto. Fino a fine gennaio.

L’uomo, dapprima astratto e poi formalizzato, diventa icona nella sua interezza. All’interno e all’esterno dei nuovi spazi della galleria londinese, Julian Opie (Londra, 1958) studia il corpo umano come figura segnaletica di esistenza. La personale è caratterizzata da lavori di grandi dimensioni che indagano materiali di supporto e tecniche di estetizzazione della linea, estremamente differenti fra loro. Se dunque, nel cortile d’ingresso, Jennifer walking accoglie i visitatori in movimento, grazie a un tabellone formato da diodi luminescenti dinamici, sul patio esterno la figura femminile, seppure bidimensionale, si appropria di una elegante stasi scultorea e si trasforma nella lapidaria Caterina dancing naked, configurando il secondo polo entro cui Opie ha pianificato la sua intera ouverture milanese.

Ginevra Bria

Milano // fino al 30 gennaio 2012
Julian Opie
LISSON GALLERY
Via Zenale 3
02 89050608
[email protected]
www.lissongallery.com

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati