Il fumetto fa notizia. E si legge su iPad
Cosa succede quando la biografia di un personaggio popolare si racconta a fumetti? Mediaticamente parlando, il finimondo. Le trasposizioni illustrate di fatti d'attualità o di cronaca conquistano pagine di giornali e servizi nei tg. Ma perché le vendite non decollano? Forse sono solo espedienti legati alla comunicazione di massa. Perché oggi il mercato si conquista sul web.

Qualcuno ha capito che investire sui temi d’attualità conviene. È il caso dei tipi delle edizioni BeccoGiallo. Il loro catalogo è invidiabile: si parla di Pasolini, Che Guevara, Carlo Giuliani, Fabrizio De Andrè, Julian Assange. Perfino della strage alla stazione di Viareggio. Anche se il risultato grafico è spesso incoerente e a volte non appropriato, fra quei volumi ci sono storie che davvero vale la pena leggere. Storie che, così mischiate, rischiano però di perdere la loro efficacia. Non quella legata alla comunicazione di massa, ovviamente. Perché dare alla stampa un fumetto che ricostruisce dinamiche ed effetti della strage del 29 giugno 2009 a Viareggio è di per sé materia di discussione e amplificazione. Purtroppo manca qualcosa. E quel qualcosa è senz’altro da ricercare nella comunicazione dell’immaginario attraverso l’estetica.
Comics by comiXology iPad concept from comiXology on Vimeo.
Una scelta che paga, visto che, contrariamente ai libri, i fumetti sembrano adattarsi benissimo alla lettura su tablet. Tant’è che, al di là delle esclusive e di una concorrenza quasi spietata fra piattaforme diverse, sull’iPad è possibile acquistare (e leggere) un po’ di tutto. Dai fumetti Dc a quelli Marvel (purtroppo ancora in inglese). Ma anche le Sturmtruppen, Diabolik, Topolino, collezioni complete di John Doe o de L’Insonne. Poi c’è chi si apre al talent scouting (come Manicomix) e chi offre ottime opportunità d’interazione con zoom ed esplorazioni di dettaglio di ogni singola vignetta (vedi la app DeepComix e Comixology).
Se sommiamo la facilità di lettura e la crescente diffusione di queste piattaforme ai costi decisamente accessibili dei fumetti online, è facile scoprire (e immaginare) l’imminente boom di questo mercato. Sembra proprio che la rinascita dell’editoria a fumetti passi proprio dal digitale.
Gianluca Testa
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