Un po’ collettiva, un po’ curated fair. Dodici gallerie invadono gli spazi ex industriali di Lützowstrasse a Berlino, e l’Italia è in prima linea. Ecco il fotoreport in anteprima
Dodici gallerie che si mettono insieme in un affascinante spazio ex industriale, per un progetto culturale curato da Manuel Wischnewski e da Marc Wellmann, direttore del Georg-Kolbe-Museum. Sembra lo statement di una nuova piccola curated-fair che si affaccia sulla scena berlinese, e invece è l’innovativo format per una mostra collettiva aperta per due settimane negli […]
Dodici gallerie che si mettono insieme in un affascinante spazio ex industriale, per un progetto culturale curato da Manuel Wischnewski e da Marc Wellmann, direttore del Georg-Kolbe-Museum. Sembra lo statement di una nuova piccola curated-fair che si affaccia sulla scena berlinese, e invece è l’innovativo format per una mostra collettiva aperta per due settimane negli spazi ex industriali di Lützowstrasse, nel quale le gallerie rompono gli indugi e si presentano direttamente come promotrici dell’evento.
Ed Artribune è andata a dare un’occhiata con il primo fotoreport del 2012, anche perché dietro Claim – questo il titolo – c’è un bel po’ di Italia, sempre in prima fila sulla scena berlinese: quattro sono le gallerie nostrane, Delloro Arte Contemporanea, Federico Bianchi, Paolo Maria Deanesi, Mario Mazzoli, che si affiancano ad altre provenienti da Berlino, Monaco, Stoccolma, Copenhagen. E tanti gli artisti italiani, da Giuseppe Armenia a Carlo Bernardini, Guido Canziani Jona, Paolo Grassino, Jacopo Mazzonelli, Domenico Piccolo, Federico Pietrella.
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