Una mostra di squadre e righelli. Chiude la storica azienda di strumenti per il disegno Vibo, ed arriva l’omaggio della Triennale di Milano: ecco le foto…
Chi si occupa di progettazione ha sicuramente tenuto in mano, almeno una volta nella vita, una squadra, un righello o un normografo. Questi basilari strumenti del disegno tecnico sono negli ultimi anni stati soppiantati da software e programmi cad che, con la loro precisione millimetrica, non concedono errori e lasciano la possibilità di infinite stesure. […]
Chi si occupa di progettazione ha sicuramente tenuto in mano, almeno una volta nella vita, una squadra, un righello o un normografo. Questi basilari strumenti del disegno tecnico sono negli ultimi anni stati soppiantati da software e programmi cad che, con la loro precisione millimetrica, non concedono errori e lasciano la possibilità di infinite stesure. Poco importa al mercato se questi oggetti mantengono un fascino intramontabile e il loro utilizzo insegni, più di tutti i computer, cosa significa dare giusta misura e proporzione ai progetti. L’azienda Vibo, che da cinquant’anni si è occupata della produzione di squadre e affini passando dalla bakelite al plexiglass, ha cessato la sua attività con la fine del 2011.
La crisi, il progresso dei programmi informatici e il crescente numero di prodotti cinesi hanno posto fine ad un’attività passata di padre in figli, e alla buona abitudine di iniziare un progetto con righello e matita alla mano. Per chi, come chi scrive, fa ancora fatica ad abbandonare questi preziosi strumenti, è d’obbligo una visita alla mostra-omaggio appena aperta alla Triennale di Milano. Intanto c’è la fotogallery di Artribune…
– Valia Barriello
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