La riforma della SIAE e il diritto d’autore
Una panoramica su punti cardine e le conseguenze della Direttiva Barnier in tema di gestione a più voci dei diritti d’autore. Un’abolizione del monopolio SIAE o la sua conferma?
Lo scorso 28 luglio 2016 è stato approvato al Senato il testo definitivo del disegno di legge (n. 2345) che delega al Governo il recepimento di alcune direttive europee (Legge di delegazione europea 2015), tra le quali anche la direttiva 2014/26/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014, sulla gestione collettiva dei diritti d’autore e dei diritti connessi e sulla concessione di licenze multiterritoriali per i diritti su opere musicali per l’uso online nel mercato interno.
COS’È LA DIRETTIVA BARNIER
La cosiddetta Direttiva Barnier affronta il tema della gestione collettiva dei diritti d’autore e connessi da parte di organismi che, per conto degli autori e degli altri titolari dei diritti, concedono licenze agli utilizzatori, verificano e monitorano l’esercizio dei diritti, riscuotono e ripartiscono i proventi derivanti dallo sfruttamento dei diritti. Il modello è quello della gestione collettiva in luogo della gestione individuale dei diritti, che presenta l’indubbio vantaggio per gli autori di essere remunerati per gli usi che alle volte non sarebbero in condizione di controllare, inclusi gli usi effettuati nei mercati esteri, e per gli utilizzatori di avere un unico interlocutore al posto di una molteplicità di soggetti a volte non facilmente identificabili.
La Direttiva Barnier mira a coordinare le normative nazionali in tema di gestione collettiva dei diritti, stabilendo i requisiti necessari per garantire e migliorare il funzionamento della gestione dei diritti d’autore e dei diritti connessi da parte di tali organismi. La direttiva stabilisce, inoltre, i requisiti per la concessione di licenze multiterritoriali da parte degli organismi di gestione collettiva dei diritti d’autore per l’uso online di opere musicali.
E LA SIAE RESTA MONOPOLISTA
In Italia il recepimento di tale direttiva comporterà un adeguamento del modello organizzativo e di funzionamento della SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, che per legge svolge in esclusiva l’attività di intermediazione per l’esercizio dei diritti di rappresentazione, di esecuzione, di recitazione, di radiodiffusione, ivi compresa la comunicazione al pubblico via satellite, e di riproduzione meccanica e cinematografica delle opere tutelate (art. 180 della Legge sul diritto d’autore n. 633/1941).
Da più parti il recepimento di tale direttiva era stato visto come l’occasione per abolire il “monopolio” della SIAE. Tuttavia così non sarà, poiché tra i principi e criteri ai quali si deve attenere il Governo non è menzionata anche l’eliminazione dell’esclusiva di cui attualmente gode la SIAE.
Raffaella Pellegrino
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #33
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