Storie di migranti in realtà virtuale. Alejandro Iñárritu torna alla Fondazione Prada
Dopo quattro anni di ricerca è in dirittura d’arrivo il corto sperimentale del regista messicano. La casa di produzione del papà di Guerre Stellari progetterà l’ambientazione e i personaggi virtuali
Anche questo 2017 appena iniziato vede il regista due volte premio Oscar (con Birdman e Revenant) Alejandro G. Iñárritu affidarsi alla Fondazione Prada per uno dei suoi progetti. Ma, mentre l’anno scorso si trattava di un’intera rassegna cinematografica dal titolo Flesh, Mind and Spirit, ideata dal regista messicano appositamente per lo spazio milanese, quest’anno riguarda il finanziamento di un nuovo cortometraggio sperimentale di realtà virtuale da parte della Fondazione – insieme a Legendary Entertainment (società che ha co-prodotto molti film con la major hollywoodiana Warner Bros, tra cui Batman Begins) -: ILMxLAB, il nuovo dipartimento di Immersive Entertainment della casa di produzione Lucasfilm, progetterà l’ambientazione e i personaggi virtuali. Una collaborazione eccellente che arriva proprio nel momento in cui il creatore della saga di Guerre Stellari – il regista e produttore George Lucas – deve decidere quale città, tra San Francisco e Los Angeles, potrà aggiudicarsi la realizzazione del museo che accoglierà entro il 2020 la collezione permanente del suo Lucas Museum of Narrative Art: 40 mila opere, tra cui la sua collezione di disegni, illustrazioni e articoli collegati ai film e al suo modo di fare film, compresi circa 10mila tra dipinti e illustrazioni di Edgar Degas e Keith Haring. Tornando al corto di Iñárritu, questo inedito progetto artistico, realizzato dopo quattro anni di ricerca in collaborazione con il suo collaboratore di lunga data, il montatore tre volte premio Oscar Emmanuel Lubezki, esplorerà l’intensa e difficile esperienza di un gruppo di persone che attraversano il confine tra Messico e Stati Uniti, sfruttando tecnologie di ultima generazione. Una volta terminato, il film sarà presentato in anteprima mondiale nella primavera del 2017 nella sede di Milano della Fondazione Prada. Che riafferma ancora una volta il suo primato sulla scena meneghina, dopo aver inaugurato nei giorni immediatamente precedenti al Natale il nuovo centralissimo Osservatorio dedicato alla fotografia, in Galleria Vittorio Emanuele.
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