Nasce Eduflix Italia, la prima piattaforma italiana in streaming dedicata alla cultura
Una nuova piattaforma video che porta il sapere su tv, computer, smartphone e tablet, raccontata dalle figure più autorevoli del mondo della cultura. Ultimo acquisto una collezione di documentari sul Rinascimento
Dall’arte alla filosofia, dall’architettura alla scienza, dall’economia alla psicologia. Centinaia di documentari e contenuti video sono ora reperibili online in un luogo dedicato: Eduflix Italia, la prima piattaforma italiana in streaming dedicata alla cultura. Il debutto del marchio tutto torinese – l’ha registrato Digital E S.r.l., azienda leader in Italia nella creazione di contenuti di divulgazione culturale – risale a settembre, ma è di pochi giorni fa la notizia di una collezione esclusiva di documentari sui grandi personaggi del Rinascimento, disponibile su questo nuovo canale video che permette la fruizione di contenuti streaming – su televisione, computer, smartphone e tablet – al prezzo di un normale abbonamento a Netflix o a Infinity, in questo caso 7,9 euro al mese, con la sola differenza che questa è una piattaforma per l’apprendimento, come è spiegato sul sito: “Un luogo speciale con un modo nuovo per arricchire l’unico vero patrimonio di ciascuno di noi: la conoscenza”.
STORIE E PROTAGONISTI
La sua caratteristica principale è, infatti, la presenza nei video delle figure più autorevoli della cultura italiana e mondiale (compresi diversi premi Nobel) che raccontano le storie e i protagonisti che hanno costruito il patrimonio culturale dell’uomo. Così, nel caso dei recenti documentari su Rinascimento, si va dalla narrazione della straordinaria arte di Leonardo, capace di rappresentare in un nuovo modo la realtà, da parte dell’ex direttore degli Uffizi – opinionista dell’ultimo nato della famiglia Artribune, Grandi Mostre – Antonio Natali, alle arti di Michelangelo, Raffaello e Piero della Francesca, raccontate rispettivamente dall’ex soprintendente al Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini, dallo storico dell’arte Vincenzo Farinella e dal critico e storico dell’arte Flavio Caroli.
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