Giuliano Giuliani – Elios drive‐in /officina Giuliani
La mostra Elios drive-‐in /officina Giuliani ripercorre il lavoro artistico di Giuliano Giuliani, proposto all’interno degli spazi che a partire dal 1966 hanno ospitato Elios, il suo multiforme laboratorio di riproduzioni eliografiche e fotostatiche.
Comunicato stampa
La mostra Elios drive-‐in /officina Giuliani ripercorre il lavoro artistico di Giuliano Giuliani, proposto all’interno degli spazi che a partire dal 1966 hanno ospitato Elios, il suo multiforme laboratorio di riproduzioni eliografiche e fotostatiche. Un luogo ben noto ai bolognesi, che ha accolto intere generazioni di studenti, professionisti, aziende e istituzioni, per soddisfare una vastissima gamma di produzioni grafiche, sempre al passo con i tempi. Un luogo anche di scambio e comunicazione, animato dal titolare Giuliani, dalla sua famiglia tutta impiegata nell’attività, dai tanti collaboratori che si sono avvicendati in questi cinquant’anni.
Un luogo dunque pieno di vita e che ha avuto sempre un occhio di riguardo verso l’arte, grazie alla dedizione e al lavoro dello stesso Giuliani, scultore di opere geometriche di grande formato, spesso destinate a spazi pubblici del territorio locale, oppure disseminate nel suo laboratorio stesso, o collocate nel personale giardino-‐paesaggio di Cà Vecchia, sulle colline di Crespellano, a pochi chilometri da Bologna. Luoghi ed occasioni comunque sempre aperte al pubblico, che hanno superato le usuali barriere del rapporto di servizio con la clientela. Il flusso creativo di tali opere ha trovato quindi un costante riscontro nel luogo di lavoro, manifestandosi attraverso modelli, disegni preparatori e fotografie, che hanno così affiancato i tanti progetti e realizzazioni che uscivano dalle macchine di stampa di quella formidabile officina.
Queste opere, nonostante le loro notevoli dimensioni, a volte hanno preso casa proprio lì, diventando presenze familiari per clienti ed operatori. Memobox riflette anche sull’architettura di questo laboratorio, concepita nel 1966 dal Gruppo Architetti Urbanisti Città Nuova – Mazzucato, Maccaferri, Zaffagnini – , e costruita con animo libero e sperimentale: un inedito servizio drive-‐in alla base di un tradizionale edificio del centro storico cittadino, esempio ancora oggi emblematico e rappresentativo, nonostante le varie modifiche disposte nel tempo. Un luogo di memoria, in cui si avverte la traccia del lavoro manuale che ha sempre distinto questo laboratorio, ma anche il fare artistico di Giuliani, le cui opere sono il risultato di affiatate collaborazioni con gli artigiani esecutori, falegnami, fabbri, cementisti, che insieme a lui hanno traslato al vero i suoi affascinanti disegni esecutivi.
Una ricognizione fotografica di attualità sulle opere open-‐air di Giuliano, appositamente realizzata a cura di Oscar Ferrari, propone un raffronto con i disegni progettuali e le fotografie dell’epoca. L’esposizione è accompagnata da un ambiente sonoro realizzato con una sequenza di brani musicali legati alla sperimentazione digitale ed elettronica, selezionati per far risaltare gli aspetti di ricerca contenuti nelle opere proposte e nello stesso spazio espositivo. La sequenza viene realizzata sia in diretta che in loop, con un set in buona parte programmato, ma anche modificabile secondo le linee di sviluppo dei vari momenti.
Mostra patrocinata da Ordine Architetti Bologna, in collaborazione con Leonardo Restauri. Cura e allestimento: Daniele Vincenzi / Camere Sonore; ambientazione sonora: Vivian-Maurizio Carli Moretti / Camere Sonore; ricognizione fotografica: Oscar Ferrari