Viva l’Italia
Una rassegna cinematografica promossa da Arte Fiera a cura di Mark Nash: una serie di proiezioni di lungometraggi che fanno riferimento all’“Italia”, come a una sorta di significante all’interno di una cornice psico-geografica.
Comunicato stampa
Una rassegna cinematografica al Museo Civico Archeologico – Istituzione Bologna Musei: una serie di proiezioni di lungometraggi che, in un modo o nell'altro, fanno riferimento alla “Italia”, come a una sorta di significante all'interno di una cornice psico-geografica.
I film selezionati presentano e criticano in particolare mitologie in cui, in qualche modo, si manifesta l'“Italia”. Non l'Italia da unificare in fretta di Viva L’Italia di Roberto Rossellini (1961), ma l'Italia della fine degli anni '60 e dell'inizio degli anni '70 di Bertolucci, Pasolini e altri, quando gli eventi di Parigi del 1968 erano ancora molto attuali.
Questi film affrontano i conflitti politici, sociali e personali con un approccio inedito. Sono ricchi di inventiva, in termini di forma cinematografica e per l'immaginario politico e individuale che riescono a creare. L'aver scelto uno spazio museale e il format della mostra d'arte per la proiezione di lungometraggi, offrirà al pubblico la possibilità di fruire dei film nella forma di materiale d'archivio, piuttosto che di opere individuali da cui derivare narrazioni critiche. Il senso della mostra non è soltanto mostrare film di uno specifico momento storico per celebrarne il valore artistico, ma anche interrogarsi sulla loro eredità e sulla loro valenza politica odierna, rispetto a un pubblico che non ha necessariamente conosciuto le condizioni storiche che li hanno resi pertinenti nel momento della loro uscita. Si offre così al pubblico la possibilità di viaggiare indietro nel tempo, per vedere come questo corpus possa reggere nel nostro stato di distrazione contemporaneo.
Viva l’Italia a cura di Mark Nash rimarrà aperta al Museo Civico Archeologico di Bologna dal giovedì alla domenica con i seguenti orari: giovedì 12-20; venerdì 10-20; sabato 10-24; domenica 10-20. Ingresso gratuito per i possessori del biglietto Arte Fiera.
MARK NASH
Mark Nash è un curatore e scrittore indipendente. E' stato, fino a qualche tempo fa, capo dipartimento per la curatela dell'arte contemporanea, presso il Royal College of Art di Londa. Insegna, attualmente, alla Birkbeck University di Londra ed è visiting professor presso la Nanyang Technological University di Singapore, Centro per l'Arte contemporanea. L'ultima mostra da lui curata in ordine di tempo, Things Fall Apart (2016) analizza l'eredità artistica degli ex paesi socialisti, tema esaminato in precedenza in Re-imagining October al Calvert 22 (2009) di Londra, (assieme a Isaac Julien). Nash ha instaurato un rapporto di profonda collaborazione con Okwui Enwezor per Documenta11, e The Short Century: Independence and Liberation Movements in Africa, 1945–1994, eventi che risalgono entrambi al 2002 e, in tempi più recenti, per il progetto Arena della Biennale di Venezia 2015, con un'epica lettura live del Capitale di Karl Marx. Ha collaborato anche con Ute Meta Bauer alla 3a Biennale di Berlino (2004). Nash ha curato diverse mostre incentrate sul lavoro degli artisti con l'immagine in movimento - comprese le mostre, da lui curate in precedenza: Experiments with Truth, al Fabric Workshop and Museum di Filadelfia (2004-5); One Sixth of the Earth, ecologies of image, allo ZKM di Karlsruhe e al MUSAC di Leon (2012-13). Assieme a Joshua Jiang ha curato The Shadow Never Lies, M21: 21st Century Minsheng Art Museum di Shanghai (2016), importante manifestazione internazionale incentrata sul ruolo della ‘immagine ombra (yingxiang), digitale e analogica, nell'arte contemporanea.