Art City Cinema 2017
In occasione della quarantunesima edizione di Arte Fiera, la Fondazione Cineteca di Bologna presenta un percorso di visioni per indagare le feconde intersezioni tra cinema e arte.
Comunicato stampa
L’arte elettronica ritorna in grande stile a Bologna, grazie alla collaudata collaborazione fra la Fondazione Cineteca e la Galleria de’ Foscherari, con La videoarte in Europa 1970-1980, rassegna che inizierà sabato 28 gennaio alle ore 24 presso il cinema Lumière con un programma dedicato a Marina Abramovic, unanimemente considerata una delle protagoniste maggiori di questo genere artistico, presentato da Vittorio Boarini.
L’evento, non casualmente collocato nella notte bianca, sperimentato momento topico di Artefiera, dà inizio alla terza e ultima serie dell’avventurosa escursione che la Galleria de’ Foscherari e la Cineteca bolognese hanno voluto effettuare in quel settore delle arti visive affermatesi nel mondo, negli anni settanta e ottanta del secolo scorso, con l’esaurirsi delle avanguardie cinematografiche.
Dopo aver cercato di illustrare il fenomeno nel nostro paese, nella primavera del 2015, e negli Stati Uniti, primi mesi del 2016, è ora la volta dell’Europa, con l’impegno di rappresentare al meglio ciò che il vecchio continente, dalla Spagna all’Ucraina, dalla Francia all’Austria e alla Germania, dalla Svizzera alla Croazia, ha saputo realizzare in questo, ancora oggi vitalissimo, settore delle Arti.
La rassegna, come risulta dal programma che segue, alla realizzazione del quale ha ampiamente partecipato Lola Bonora, riprenderà alla Galleria de’ Foscherari a partire dal 6 aprile e si articolerà in cinque appuntamenti, che cadranno ogni giovedì alle ore 18 fino al 4 maggio. Le proiezioni nella galleria sono a ingresso libero. Diamo di seguito l'intero calendario della manifestazione .
PROGRAMMA DELLE PROIEZIONI:
GIOVEDI 6 APRILE ORE 18.00
Raum Sehen und raum horen (Austria/1974) di Valie Export (9'22'')
L'arche de Nam June Paik (Francia/1981) di Jean Paul Fargier (22')
Three Pieces (Paesi Bassi/1983) di Nan Hoover (10')
I feel like boiled milk (Paesi Bassi/1980) di Lydia Schouten (12'05'')
GIOVEDI 13 APRILE ORE 18.00
Vidicon inscriptions (GB/1973) di David Hall (6'10'')
Rhyme and reason (Ucraina/1978) di Peter Weibel (37'33'')
Quelques souvenirs de jeunesse (Francia/1974) di Christian Boltanski (14'43'')
GIOVEDI 20 APRILE ORE 18.00
Monotor 1 (GB/1975) di Steve Partrige (6')
Image is virus (Croazia/1983) di Dalibor Martinis (20')
Der widerspruch der erinnerungen (Germania/1982) di Marcel Odenbach (14')
Das feenband (Germania/1983) di Ulrike Rosenbach (15'30'')
GIOVEDI 27 APRILE ORE 18.00
L'entr'apercu (Francia/1980) di Robert Cahen (9')
L’invitation au voyage (Francia/1973) di Robert Cahen (9')
Juste le temps (Francia/1983) di Robert Cahen (13')
Sexy Sad I (Svizzera/1987) di Pipilotti Rist (4'30'')
I'm not the girl who misses much (Svizzera/1986) di Pipilotti Rist (5')
Rituels 81 (Francia/1982) di Catherine Ikam (13')
GIOVEDI 4 MAGGIO ORE 18.00
Death valley days (GB/1984) di Gorilla Tapes (20')
Chanoyu (Croazia/1983) di Sanija Ivekovic e Dalibor Martinis (11')
Actions (Spagna/1972) di Antoni Muntadas (13')
Entre chien et loup (Germania/1989) di Bettina Gruber (6'56'')
Passe pas seul (Germania/1988) di Bettina Gruber (4'01'')