Concives 1116-2016. Nono centenario del Comune di Bologna.
Nel centenario del testamento e nell’ottantesimo anniversario di quella inaugurazione, il MAMbo propone una ricostruzione di quello che può essere considerato il momento di avvio della sua storia.
Comunicato stampa
Nel 1916, grazie al lascito della contessa Nerina Armandi Avogli, il Comune di Bologna acquisì Villa delle Rose, che per volontà della donante doveva divenire la sede di una istituenda Galleria d'Arte Moderna. Solo nel 1936, con il nuovo ordinamento voluto da Guido Zucchini per le collezioni comunali, la volontà della contessa fu pienamente rispettata con l'esposizione alla Villa delle opere del XX secolo.
Nel centenario del testamento e nell'ottantesimo anniversario di quella inaugurazione, il MAMbo propone una ricostruzione di quello che può essere considerato il momento di avvio della sua storia.
Nonostante le numerose perdite registrate nella seconda guerra mondiale, le oltre cento opere rimaste e il nuovo assetto architettonico della Villa consentono infatti, sia pure parzialmente, di ricalcare nelle sue linee generali quella prima esposizione, consentendo al pubblico di rivedere opere raramente esposte negli ultimi decenni e offrendo ulteriori elementi per la revisione critica di un periodo ancora poco studiato della storia dell'arte bolognese e per la conoscenza di un momento rivelatosi cruciale per il successivo sviluppo della città.
La mostra è resa possibile anche grazie al sostegno dell'Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna e al contributo Art Bonus erogato da Zanichelli Editore SpA, che hanno consentito di eseguire gli estesi interventi conservativi necessari all'esposizione di numerosi lavori in mostra.