Oltre la Muraglia
Un percorso durante il quale videogiornalismo, fotografia e pittura instaurano un dialogo che permette al pubblico di approcciarsi a questo argomento passando continuamente dalla narrazione asettica dei numeri alle impressioni più intime scaturite dal confronto con un’ambiente urbano che dietro al suo impatto disumanizzante ricrea continuamente una nuova, potente poetica.
Comunicato stampa
Ancora nel 1978, all'alba della lunga stagione di apertura e riforme economiche, la Cina era quasi esclusivamente un paese agricolo, con l'80% della popolazione insediata nelle aree rurali. I cinesi che vivevano in città erano appena 172 milioni, meno del 20% della popolazione totale. 35 anni dopo, i cinesi che vivono in città sono diventati circa 770 milioni, il 56% della popolazione. Per terminare questo processo gli Stati Uniti, con numeri in ballo 5 volte inferiori, hanno impiegato 70 anni, i paesi europei, in media, 120.
Oggi sono in Cina un quarto delle 100 città più popolate al mondo e 5 delle prime 10, e le municipalità con oltre 1 milione di abitanti sono 171.
E' il più grande e rapido processo di urbanizzazione della storia dell'umanità e come ha dichiarato anche il premio Nobel Joseph Stiglitz, il fenomeno che, insieme alla rivoluzione guidata dai giganti della tecnologia statunitensi, maggiormente caratterizzerà questo periodo nei libri di storia dei secoli a venire. Un processo che per essere percepito in tutte le sue implicazioni sociali, economiche e culturali, richiede il contributo di linguaggi diversi.
La mostra Oltre la Muraglia si propone esattamente questo obiettivo. Un percorso durante il quale videogiornalismo, fotografia e pittura instaurano un dialogo che permette al pubblico di approcciarsi a questo argomento passando continuamente dalla narrazione asettica dei numeri alle impressioni più intime scaturite dal confronto con un’ambiente urbano che dietro al suo impatto disumanizzante ricrea continuamente una nuova, potente poetica.
Tramite il linguaggio tipico del videogiornalismo d'inchiesta, il documentario e la videoinstallazione del giornalista Giuliano Marrucci permettono di entrare nel cuore del significato politico ed economico del processo di urbanizzazione cinese, che se da un lato ha contribuito in maniera decisiva a sottrarre dalla morsa della fame centinaia di milioni di persone negli ultimi 35 anni, dall'altro mostra un conto salatissimo in termini di impatto ambientale e di diseguaglianza sociale. Speranze e contraddizioni legate al processo di urbanizzazione sono cristallizzate nelle foto di Michele Palazzi, che raccontano il conflitto tra la ricerca di condizioni materiali più avanzate e il rischio di veder svanire nel nulla un'identità culturale ultrasecolare. Nella ricerca pittorica di Francesco Barbieri questo conflitto diventa un dialogo continuo tra progresso e distopia, tra tradizione e modernità oggi più che mai palpabile all'ombra dei grattacieli e delle avveniristiche infrastrutture delle nuove megalopoli cinesi.
“Oltre la Muraglia” è uno dei tanti appuntamenti di carattere culturale organizzati dall’Istituto Confucio di Pisa. Frutto di un accordo di collaborazione tra la Scuola Superiore Sant'Anna e l’Università di Chongqing, l'Istituto Confucio di Pisa, a partire dal 2008, ha siglato convenzioni con numerose scuole e università del territorio, diventando l’interlocutore privilegiato per lo studio della lingua cinese. Ma accanto all’insegnamento della lingua e alla promozione della cultura, negli anni ha saputo costruire una fitta e solida rete di relazioni con soggetti del territorio, arricchendo l’offerta culturale locale.
La mostra sarà ospitata nelle sale del Palazzo Lanfranchi, uno degli edifici storici più prestigiosi dei lungarni pisani, e che a partire dal 2007 è sede del Museo della Grafica. Nato da una collaborazione tra Comune e Università di Pisa, il Museo della Grafica si configura come una delle più importanti raccolte pubbliche di grafica contemporanea, in grado di presentare a studiosi, studenti e appassionati un panorama artistico di livello eccelso che getta luce sulle vicende artistiche che hanno percorso il XIX e il XX secolo.