L’arte e la bestia. Lorenza Boisi a Milano
RIBOT arte contemporanea, Milano – fino al 4 febbraio 2017. Oli su tela e sculture di ceramica modellata e dipinta. Con il singolare approccio multidisciplinare a cavallo tra bidimensionalità e plasticità, Lorenza Boisi consegna la visione di un’adolescenza spensierata e insieme inquieta.
Dalle pagine de Il Signore delle mosche di William Golding alle opere esposte il passo non è breve. Ispirandosi al celebre romanzo, Lorenza Boisi (Milano, 1972) ci riporta in un territorio già esplorato e sperimentato da ognuno di noi nella sua contraddittorietà: l’adolescenza, transito fra la “foschia esistenziale” di una “relativa libertà” e la comparsa della “bestia” che vuole essere domata. Un passaggio che si rispecchia nell’allestimento dei due ambienti della galleria. Un inizio gioioso e trasognante raffigura con tonalità pastello la silenziosa armonia tra uomo e natura, interrotta dalle risa che pare udire attorno a Urban Ritual (2016), installazione di scarpe di ceramica legate tra loro da lacci multicolore, secondo l’usanza definita shofiti. Si discende quindi in un luogo più raccolto e intimo, apparentemente pervaso dall’odore delle sigarette nel posacenere e del vino rimasto sul fondo di una bottiglia. E, attorniati dalla precarietà dei frutti ammaccati sul pavimento, la bestia non tarda a manifestarsi, turbando la visione.
Elisa Fusi
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