Artisti dalla Pittura Colta. Omaggio a Italo Mussa

Informazioni Evento

Luogo
CASTELLO DI BELGIOIOSO
Via Garibaldi, 1 27011 Belgioioso, Pavia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Lunedì – Venerdì : 14 – 18,00 (la mattina su appuntamento)
Sabato – Domenica : 10/12.30 – 15/18.30

Vernissage
03/02/2017

su invito

Biglietti

Biglietto d’ingresso intero: 5 € Biglietto d’ingresso ridotto: 4€

Uffici stampa
SPAINI & PARTNERS
Generi
arte contemporanea, collettiva

Artisti dalla Pittura Colta “Omaggio a Italo Mussa” è il titolo dell’esposizione che aprirà nel nuovo spazio mostre del Castello di Belgioioso, a Pavia.

Comunicato stampa

Artisti dalla Pittura Colta “Omaggio a Italo Mussa” è il titolo dell’esposizione che aprirà il 4 febbraio (per chiudersi il 12 marzo), nel nuovo spazio mostre del Castello di Belgioioso, a Pavia. Curata da Giuliano Allegri (creatore delle Edizioni della Bezuga) e dal M.A.C.O’. (Modern Art Center of Oltrepo’ Pavese) di Casteggio, mostrerà il rapporto tra il lavoro del critico scomparso nel 1990 e quello di 4 artisti a lui legati.
Saranno esposte opere di Alberto Abate, Carlo Bertocci, Ubaldo Bartolini, Lorenzo Bonechi, quattro delle figure di artisti più coerenti, pur con significative differenze stilistiche, al tracciato della Pittura Colta così come l’aveva immaginato Italo Mussa.
Il ricco volume-catalogo contiene i testi critici di Giovanna Giordano (compresa una preziosa testimonianza sulla figura di Mussa) oltre a due ampie interviste-dialogo di Fabrizio Guerrini, giornalista e esperto d’arte, con gli artisti Carlo Bertocci e Ubaldo Bartolini che indagano il rapporto tra il loro lavoro creativo e quello d’analisi e riflessione teorica del critico.

“Ho attraversato l’Italia per scrivere di Italo Mussa e del suo genio, della sua dolcezza e comprensione del mondo e delle cose. Ogni colpo di pennello era per lui chiaro e vedeva l’arte contemporanea come dentro una sfera di cristallo. Anima limpida e lungimirante lui, Italo Mussa, più che lombardo ma innamorato del sud, nel 1983 ha inventato un movimento che ha chiamato Pittura Colta”.
Lo scrive Giovanna Giordano, giornalista e scrittrice che seguì da vicino l’attività di una delle figure più importanti della critica italiana del dopoguerra.

“Piedi per terra, testa tra le nuvole…”
...in questo declino, l'artista ha ritrovato una nuova individualità, capace di affrontare i frammenti della crisi con gli strumenti tradizionali dell'arte. I soggetti della sua pittura sono ora coltivati nel paesaggio interiore della sua intima visione creativa (Italo Mussa).