“Biennale complementare e contrastante rispetto a Enwezor”. Intervista a Paolo Baratta
Il presidente fornisce la sua lettura dell'approccio “umanistico” sottolineato dalla curatrice francese per la sua mostra. E sul confronto rispetto all'edizione di due anni fa...
“Un’idea che si fonda essenzialmente sulla valorizzazione dei moti dell’animo che ispirano gli artisti: e quindi in questo senso tocca un aspetto umanistico”. Introduce la conferenza di presentazione dell’edizione 2017 dell’Esposizione internazionale d’arte, della quale vi abbiamo già ampiamente riferito, il presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta: e proprio a lui chiediamo un primo commento dopo che la curatrice Christine Macel ha illustrato nei dettagli la mostra internazionale ai Giardini e all’Arsenale, e molti dei progetti collaterali. E gli chiediamo, un po’ provocatoriamente, se a suo parere il taglio curatoriale proposto sia complementare o contrastante rispetto all’edizione di due anni fa, curata da Okwui Enwezor. Ecco, con l’abituale humor, come ci ha risposto…
– Massimo Mattioli
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