La Glasgow School of Art rinascerà dalle proprie ceneri. Grazie agli artisti. Nel 2014 un incendio divampato forse dall’esplosione di un proiettore distrusse lo storico edificio, per fortuna senza nessun danno alle persone. Ma con una profonda ferita per la città e per i suoi studenti, che videro il percorso di una vita accademica distrutto in pochi minuti. L’edificio era stato realizzato da Charles Rennie Mackintosh, celeberrimo architetto scomparso nel 1928 ed esponente del Glasgow movement, tra i più influenti dell’Art Nouveau nel Regno Unito. Oggi accade che la città decide di ricostruire, a tre anni dal terribile incidente, la struttura, ma che i fondi non sono sufficienti. Ecco che quindi gli artisti si mettono a disposizione, creando, a scopo di fundraising, opere simbolo con le ceneri della scuola. Con grandi nomi coinvolti, da Grayson Perry ad Anish Kapoor ed Antony Gormley.
LE OPERE
Perry ha realizzato un’urna in ceramica smaltata con le parole L’arte è morta, lunga vita all’arte; Douglas Gordon ha creato una croce in bronzo, Kapoor invece una scatola in plexiglas rosso piena dei frammenti di legno bruciato. Molti altri gli artisti coinvolti, sensibilizzati sia dalla volontà di ridare una scuola d’arte alla città, sia dalle sorti di un così illustre edificio: tra questi Cornelia Parker, i Chapman, Peter Blake e Simon Sterling. Ciascuno di loro è stato invitato ad occuparsi di una parte dei detriti, ma nessuna ulteriore indicazione è stata impartita: potranno dare libero sfogo alla creatività. Tutte le opere saranno messe all’asta da Christie’s il prossimo marzo: se la raccolta fondi funzionerà la scuola riaprirà i battenti nella primavera 2019.
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