Omaggio a Mario Cresci
Quattro mostre, in occasione della mostra antologica alla GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, per ricordare i lunghi anni spesi in Basilicata.
Comunicato stampa
A partire da venerdì 10 febbraio 2017, il circuito ACAMM (Aliano, Castronuovo Sant' Andrea, Moliterno e Montemurro) rende omaggio a Mario Cresci, una delle voci più interessanti della ricerca fotografica italiana, esponendo, in contemporanea, nei presidi culturali dei quattro paesi, un gruppo di opere provenienti dalle indagini portate avanti negli ultimi 50 anni, non ultimi quelli spesi in Basilicata tra il 1964 e il 1988, lavorando sui concetti di territorio, memoria e archivio mai disgiunti dai problemi dei vari linguaggi espressivi e della visione. L'occasione viene offerta dalla mostra “Mario Cresci. La fotografia del no, 1964 – 2016”, che la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo gli dedica, dal 10 febbraio al 17 aprile 2017, attraverso una interessante esposizione, curata da M. Cristina Rodeschinie dallo stesso Cresci, in grado di offrire una panoramica completa della poetica dell’artista, dalle origini del suo lavoro fino ad oggi, evidenziandone l’attualità nel contesto delle tendenze artistiche contemporanee.
Gli scatti selezionati per le quattro mostre targate ACAMM, ripercorrono la carriera artistica di Cresci a partire dagli anni Sessanta.
Ad Aliano, in Palazzo Caporale, verrà esposto un gruppo di fotografie tratte dai Ritratti mossi e Ritratti reali, realizzati in Basilicata, tra il borgo di Tricarico e Matera, dove il fotografo approdò in più occasioni ripercorrendo le narrazioni di Carlo Levie le ricerche antropologiche di Ernesto De Martino.
Al MIG Museo Internazionale della Grafica di Castronuovo Sant'Andrea, sarà il manifesto del progetto Vedere attraverso, 1994 -2010 ad aprire la mostra, seguito da un autoritratto dinamico dell'artista e da un gruppo di scatti realizzati nell'ambito dell'indagine Attraverso l'arte.
Le riflessioni di Cresci sul tema dell'arte, saranno apponfondite al MAM – Musei Aiello di Moliterno, attraverso un nucleo di fotografie che hanno per soggetto alcune delle opere più interessanti delle collezioni dell'Accademia di Belle Arti e della Pinacoteca di Bologna.
Presso la Fondazione Sinisgalli - Casa delle Muse di Montemurro, infine, una serie di scatti dal titolo Tarlatana, ispirati dal motivo linguistico della traccia, affrontato e indagato nei suoi legami con la pratica del disegno, dell'incisione e della stampa congiunta all'attività di ricerca sul segno e sull'immagine derivata da matrice (incisa o fotografica), insieme ai ritratti di due noti esponenti del movimento dell'Arte Povera, Alighiero Boetti e Gilberto Zorio, tratti dal progetto fotografico Percorsi.