Arte in fondo a un lago svuotato tra le Dolomiti: rigenerazione culturale in Trentino

Un’opera sonora del bassista dei Marlene Kuntz, a 50m di profondità del Lago di Molveno, dà il via con altri 3 artisti a #OP17, progetto di eventi in collaborazione con Mart, Muse e Fondazione Museo Storico del Trentino.

Ogni dieci anni il Lago di Molveno, in Trentino-Alto Adige, deve essere svuotato per questioni di manutenzione. Pur essendo di origine millenaria, negli anni ‘50 è stato trasformato in bacino artificiale per alimentare la produzione di energia elettrica nelle vicine centrali gestite da Hydro Dolomiti Energia. È un evento traumatico che mette grande preoccupazione alla comunità locale che teme, ogni volta, di veder saltare gli equilibri dell’ecosistema. Ora, a risanare quella ferita e a riavvicinare gli abitanti di Molveno al proprio lago, ci pensa un programma di opere d’arte e di iniziative culturali – elaborato dall’incubatore Natourism su proposta dell’Amministrazione comunale – che vede coinvolti l’attuale bassista dei Marlene Kuntz Luca Lagash, Alessandro Cremonesi (La Crus), l’artista visiva MOG e l’autore tedesco Thomas Boehm firmare il progetto con l’Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo.

LAGO AL CARDIOPALMA

L’intento di #OP17 Opera dello Svelamento, Conoscenza e Rinnovamento delle acque del Lago di Molveno 2017 – questo il titolo dell’intera operazione – è quello di creare una potente analogia tra il processo di svuotamento e riempimento del lago e le operazioni dei chirurghi di deviazione artificiale dei flussi sanguigni del cuore, attraverso la realizzazione di una serie di interventi artistici. Il primo è stato fatto lo scorso 19 febbraio, con la posa di un tavolo in legno lungo 100 metri, sulle sponde del lago svuotato, per creare un punto d’incontro tra le persone: fino al 12 maggio Tavolo – il Palcoscenico dell’interazione alimenterà un programma di dibattiti con personaggi della cultura e della scienza che, da questo paesino ai piedi delle Dolomiti di Brenta, si estenderanno al Mart di Rovereto, al Muse e alla Fondazione Museo Storico del Trentino di Trento. Ma l’avvio vero e proprio del progetto sarà il 1 marzo, quando verrà inaugurato Paesaggio sonoro (Soundscape) a cura di Luca Lagash: un percorso onirico di suoni, a evocare la voce del lago tramite un impianto acustico che verrà posizionato sul fondo del lago svuotato a 50m di profondità su un’area di 300mq, e sarà operativo per l’intero mese di marzo e parte di aprile. Il 29 aprile sarà, invece, la volta dell’installazione permanente della Scultura monumentale di MOG, mentre la conclusione del progetto avverrà il 3 giugno, contestualmente al ritorno delle acque e all’immersione nel lago della Capsula del Tempo.

-Claudia Giraud

http://www.op17.it/

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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