Graham Hudson – I’m empty like a vegetable
Monitor è lieta di annunciare una nuova mostra personale di Graham Hudson (Sussex, 1977) che torna ad esporre in Italia a più di sei anni di distanza.
Comunicato stampa
Monitor è lieta di annunciare una nuova mostra personale di Graham Hudson (Sussex, 1977) che torna ad esporre in Italia a più di sei anni di distanza.
1528 circa. Il marchese Fonda della Repubblica di Genova, ha tentato di rovesciare il governo aristocratico al fine di consentire ai cittadini comuni di eleggere doge e Senato, ma i suoi sforzi sono falliti. Bollato come traditore, lascia il paese passando per la Francia e i Paesi Bassi. La famiglia Fonda si stabilisce così nei pressi di New York, combattendo nella rivoluzione americana e nella guerra civile. Henry Fonda si arruola nella Marina degli Stati Uniti per combattere nel Pacifico, per cui riceverà una Stella di Bronzo e una citazione del presidente Roosvelt, così come si vede nel film 'The Bulge' e 'Il giorno più lungo'.
La figlia di Fonda, Jayne, viene chiamata come la sua antenata, la terza moglie di Enrico VIII, Lady Jayne Seymour.
Sua madre, Frances Seymour, internata in un sanatorio per depressione, si taglia la gola con una lama di rasoio quando Jayne ha dodici anni. Nel 1957, appena maggiorenne, Jayne Fonda si trasferisce a Parigi per diventare pittrice, ispirata dal sogno dell'avanguardia radicale.
Incontra Roger Vadim e Brigitte Bardot (che in seguito si sposarono) che come lei iniziano ad entrare in contatto con la cultura e la politica della ‘Rive Gauche'. Dopo tre mesi però la ragazza è costretta a lasciare Parigi, a seguito di un piccolo scandalo per aver posato nuda per un fotografo. A questo punto Jane segue il padre a Hollywood, firmando un contratto con uno studio ed entrando così nel mondo spietato dello star system americano.
"Per il mio primo film, Jack Warner ha voluto tingermi i capelli, mi ha messo in un corsetto, un reggiseno imbottito, mi ha fatto rompere e rimettere a posto la mia mandibola affinchè avessi una linea più morbida, e non so che altro.
Ogni studio voleva la propria personale versione di Marilyn Monroe”.
Nel corso degli anni, Jane Fonda torna regolarmente in Europa, fidanzandosi nel 1965 con Vadim, che la dirigerà in Barbarella nel 1968. Da sex symbol a donna politicamente impegnata -la più affascinante protagonista del disimpegno americano, come qualcuno la definì-, la Fonda sostiene il movimento delle Pantere Nere e affianca i vietcong per incoraggiare l' ammutinamento tra i militari americani in Vietnam (da qui il soprannome Jane Hanoi). Con la solita ironia che la distingue, la Fonda ricorda di quel periodo:
"Il mio unico rammarico è di non essere andata a letto con Che Guevara”.
Il 2018 segnerà il 50° anniversario degli eventi del 1968 e il 2028 sarà il 500° anniversario dai fatti del 1528. (Graham Hudson, appunti sparsi).
Il nuovo progetto di Hudson si struttura dunque intorno alla mitica figura dell’attrice americana.
L’artista inglese utilizza infatti il personaggio e la storia emblematica della Fonda per introdurre una serie di tematiche legate alla politica attuale, rivelando uno stretto legame tra ciò che succedeva nel 1968 in Europa e cio' che sta accadendo oggi nello stesso continente: dalla nascita dei recenti movimenti populisti, al grande dibattito sorto di fronte alla questione della sicurezza della società occidentale.
L’artista inglese, principalmente noto per installazioni site specific di grandi dimensioni (Material Presence, 176/ Zabludowicz Collection,Londra, 2008, ROCRO Ape., 2012, Museo MACRO Roma) presenterà negli spazi della galleria un nuovo corpo di opere che comprenderanno per la prima volta una serie di lavori pittorici, oltre che installazioni e video realizzati tra il 2014 e il 2017.
Partendo dalla bellezza iconica dell’attrice, nella serie di dipinti che la ritraggono nelle varie fasi della sua lunghissima e trasversale carriera, Hudson mostra una Fonda spersonalizzata dallo star sistema di Hollywood.
Le sculture e il lavoro video presenti in mostra, delineeranno un filo conduttore incentrato sulla radicalizzazione non solo nella storia politica ma anche nella storia dell’arte contemporanea, come se, mezzo secolo dopo gli avvenimenti del '68, fossimo arrivati nuovamente a fare un punto sulle istanze sociali, politiche culturali di un’ epoca.
Fino al 22 aprile
Graham Hudson, born in Sussex in 1977, lives and works in London
Solo shows: 2016 I lost my body but found my mind, CANAL gallery, London 2014 Work Out, Hilary Crisp, London, UK 2012 Graham Hudson – The MacGuffin Sculpture, solo show at Monitor, Rome, ROCPO, Rubble Office of Contemporary Portsmouth, Aspex Gallery, Portsmouth 2011 Rehearsal at the Astoria, ArtHouse Austin, Texas, US 2010 CRISP Sculpture Roof, London, UK
ZINGERpresents, Amsterdam, Netherlands 2009 Monitor, Rome, Italy 2008 Jan Cunen Museum , Oss, Netherlands, Locust Projects, Miami, US 2007 Raid Projects, Los Angeles, US, Monitor, Rome, Italy, Rokeby, London, UK 2006 ZINGERpresents, Amsterdam, Netherlands 2005 Rokeby, London, UK, VTO, London, UK 2004 Jerwood Artist’s Platform, London, UK
Group shows (selected): 2016 Fuck Newton, curated by Jordan Baseman and Carl Slater, Karst, Plymouth, UK 2015 Hank van Os komt Thuis. Een Keuze uit de collectie, Museum Jan Cunen, Oss, NL, Future Rhythms, sale dock, curated by Mike Watson, official collateral event for the 56th Venice Biennal, Venice, La sottile linea del tempo. Opere della collezione AGI Verona, Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo, Verona 2014 What Marcel Duchamp taught me, The Fine Art Society, London, IKEA, Museum of Human Achievement, Austin, Texas, USA 2013 JOAN OF ART: TOWARDS A FREE EDUCATION, curated by MIKE WATSON, MACRO, Roma 2012 DATABASE | The Stones are My Ideas of Imagination, curated by Mike Watson, Carrara, Museum of Marble, Artists in Residence: Open Studios at Museum of Contemporary Art of Rome: Carola Bonfili, Graham Hudson, Luigi Presicce, Ishmael Randall Weeks, MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma 2011 An extended exhibition for a transition function, Hilary Crisp, London, UK, British Art Now: Saatchi Gallery in Adelaide, Art Gallery of South Adelaide, Australia, Con Amore – Djurhuus Collection, ARoS, Aarhus Kunstmuseum, Denemark I will talk with anyone who will talk with me, The City Gallery, Leicester, UK 2010 Glow, Van Abbemuseum, Eindhoven, Netherlands, Pasanten (Transients) ’10, Fundament Foundation, Tilburg, Netherlands, Languages and Experimentations, Museo di Arte Moderna e Contemporanea, Trento/Rovereto, Italy, Mutiny seemed a probability, Fondazione Giuliani, Rome, Italy, Graham Hudson and Sarah Conway Diet, Miami, US, The library of Babel, 176/ Zabludowicz Collection, London, UK, X Artworks in a Straight Line Seeking the Perfect Sphere, Hilary Crisp, London, UK 2009 Lost and Found Presents, MK Gallery, Milton Keynes, UK, Sculpture Park, Frieze Art Fair, (with Monitor, Rome) London, UK, Enzo Mari’s Autoprogettazione Project, Architectural Association, London, UK, Points and Lines, LentSpace, LMCC, New York, US, Flyers Flag Sheep Self, Seventeen, London, UK, Space Revised #3, Halle fur Kunst, Leuneburg, Germany, Ctrl Alt Shift, The Baltic Centre for Contemporary Art, Gateshead/Newcastle, UK, At Your Service, The David Roberts Foundation, London, UK 2008 Material Presence, Zabludowicz Collection, London, UK, 6 of 1: Performance and Sculpture, Camden Arts Centre, London, UK,Yesterday, Today, Tomorrow, Galerie Hans Meyer, Duesseldorf, Germany, Better is something you build, Kevin Kavanagh Gallery, Dublin, Ireland; 2007 From a Distance, Wallspace, New York, It Was The Best of Time Outs, It Was The Worst of Time Outs, Seventeen, London, UK, Says the Junk in the yard, Flowre East, London, UK 2005 England their England, Laden Fuer Nichts, Leipzig, Germany, Acid Rain, Glassbox, Paris, France, Larry’s Cocktails, Gagosian gallery, London, UK, Open Garden, Fortescue Avenue/Viner, London, UK, Brit Povera, Galerie Krinzinger, Wien, Austria 2004 Plazasuite, Union, London, UK, Collage, Bloomberg SPACE, London, UK, Motes in all eyes, The Ship, London, UK, Great Britain, Cell, London, UK 2002 Sound and Vision, Royal Festival Hall, London, UK, Notably, Pump house gallery, London, UK, New Religious Art, Liverpool Biennale, Liverpool, UK