Andrea Sala – The Phantom Of The Anvil
Costruire martelli per forgiare il ferro. Disegnare le forme degli strumenti da lavoro per uno scopo preciso e in relazione al tipo di sforzo necessario all’uso; pezzi pesanti e facce piatte per colpire di spalla, teste stondate e minute per battere e ribattere parti curve di metallo ancora incandescente. Andrea Sala immagina una storia degli oggetti partendo dallo studio degli stessi strumenti serviti per realizzarli.
Comunicato stampa
Costruire martelli per forgiare il ferro. Disegnare le forme degli strumenti da lavoro per uno scopo preciso e in relazione al tipo di sforzo necessario all’uso; pezzi pesanti e facce piatte per colpire di spalla, teste stondate e minute per battere e ribattere parti curve di metallo ancora incandescente. Andrea Sala immagina una storia degli oggetti partendo dallo studio degli stessi strumenti serviti per realizzarli. “Qualsiasi forma costruita non potrà mai essere bella se l’utensile utilizzato per modellarla o assemblarla non sarà esso stesso meraviglioso”. Quella di Sala è la fascinazione per le forme e la natura di una catena produttiva a domino, il cui punto d’inizio è quasi impossibile da immaginare: osservare da vicino uno strumento modellato e concepito per costruirne un altro, a sua volta pensato per assemblarne uno diverso e un altro ancora, e così via senza quasi intravedere la fine del processo. […] Le forme dei martelli e delle incudini – palestra di suoni antichi, colpi, movimenti e ribattute – sono le matrici per la costruzione artigianale d’infiniti oggetti, l’origine di mille altre geometrie.
Andrea Sala (Como, 1976) – anni di lavoro tra Milano e Montreal – investiga il mondo degli oggetti, dell’architettura e dei materiali come solo uno scultore potrebbe fare. In galleria con una nuova serie di lavori e in libreria con un nuovo artist-book – “Tachipirina”– per RAWRAW edizioni a cura di Davide Giannella, l’artista italiano seziona il mondo delle cose con cura e ossessiva scrupolosità. Le mani come macchine per comporre dettagli, brani di spazio o angoli di un luogo che, nel racconto di Sala, sintetizzano in un piccolo frammento il racconto esteso di una scena. […] Osservato da vicino, esplorato nel suo farsi, il processo di costruzione delle cose è un racconto – fatto di pezzi da accostare – tanto enigmatico quanto evidente e manifesto come la storia della nostra cultura materiale. Intimo, meccanico e artigiano il lavoro di Sala abita un enorme e indefinito piano di lavoro. Tra i battiti metallici dei martelli fatti a mano.
(Estratto del testo di Francesco Garutti per “ICON Design” - gennaio 2017)
Andrea Sala è nato a Como nel 1976. Vive e lavora tra Milano e Montreal.
Tra le mostre personali e collettive: Padiglione de l’Esprit Nouveau, MAMbo, Bologna (2017); Galería Formato Cómodo, Madrid, Spagna (2015); The Armory Show, New York, NY, USA (2015); Cherry and Martin, Los Angeles, CA, USA (2015); stand presso Galerie Antoine Ertaskiran, Untitled, Miami Beach, FL, USA (2014); Federica Schiavo Gallery, Roma (2014); Le forme del rame tra arte contemporanea, design, tecnologia e architettura Triennale di Milano (2014); Galerie Antoine Ertaskiran, Montréal, Canada (2013); l’Espace de l’Art Concret, Château de Mouans, Mouans-Sartoux, Francia (2013); Galleria Luisa Delle Piane, Milano (2013); Art Geneve, Svizzera (2013); Musee D’art de Joliette, Joliette, QC, Canada (2012); La Maison Rouge, Parigi, Francia (2012); Art Metropole, Toronto, Canada (2012); Fondation Guido Molinari, Montréal, QC, Canada (2011); Cura-Commercial Road Project, London Metropolitan University, Londra, UK (2011); Federica Schiavo Gallery, Roma (2011); Museums Quartier Wien, Vienna, Austria (2011); Kaleidoscope Space, Milano (2010); Peep-Hole Annual Benefit, Peep-Hole, Milano (2010); Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano (2010); Le Magasin-Centre National d’Art Contemporain de Grenoble, Francia (2010); Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone, Gorizia (2010); Federica Schiavo Gallery, Roma (2010); Moroso Showroom, Salone del Mobile, Milano (2010); Triennale Museum, Milano (2010); Federica Schiavo Gallery, Roma (2009); Optica Center for Contemporary Art, Montréal, Canada (2009); CCA, Montréal, Canada (2009); Peep-Hole, Milano (2009); Kunstraum Lakeside, Klagenfurt, Austria (2009); Lambretto Art Project, Milano (2009); Castello Sforzesco, Milano¬¬¬ (2009).