Mauro Davoli – Nature vive
Una selezione di circa sessanta opere, le più intriganti tra quelle che compongono la serie più poetica di Davoli, che da anni si esercita sul tema della Vanitas e delle composizioni a soggetto naturale.
Comunicato stampa
Da domenica 26 marzo sarà aperta al pubblico la nuova mostra del Labirinto della Masone dedicata al fotografo Mauro Davoli.
Una selezione di circa sessanta opere, le più intriganti tra quelle che compongono la serie più poetica di Davoli, che da anni si esercita sul tema della Vanitas e delle composizioni a soggetto naturale.
Le fotografie, diverse nei soggetti naturali, sono legate da una composizione impeccabile, curata nei minimi dettagli, da una ritmica alternanza di spazi vuoti, sfondi neri e oggetti, da una luce essenziale, che rende ancora più evidente il corto-circuito tra pittura e fotografia.
Sfruttando il linguaggio antico della natura morta Davoli riesce a rendere eterni, e quindi in qualche modo vivi, gli oggetti simbolici della caducità; un procedimento che lui stesso definisce “un omaggio alla bellezza nel suo manifestarsi”.
La Fotografia d’autore torna al Labirinto dopo il successo della mostra di Massimo Listri con un altro autore, Davoli, al quale l’editore Franco Maria Ricci è legato.
Affascinato proprio da queste immagini, infatti, nel 2002 compariva sul numero 152 di FMR un sorprendente catalogo di conchiglie, limoni, asparagi, alchechengi, libri, volutamente ispirate ai quadri del fiammingo secentesco Adriaen Coorte.
Negli anni Davoli ha continuato spesso a collaborare con Franco Maria Ricci, e proprio a coronamento di questo sodalizio le opere del fotografo saranno in mostra al Labirinto della Masone. Un’agile ma sontuosa guida alla mostra (con testi di Giorgio Soavi, Giovanni Mariotti, Giovanni Gazzaneo) è stata curata dall’editore Ricci con la consueta eleganza bodoniana.
MAURO DAVOLI
Mauro Davoli è nato in provincia di Parma nel 1955. Comincia a occuparsi di fotografia durante gli studi presso la facoltà di Ingegneria dell'Università di Bologna e, dal 1981, vi si dedica interamente. Resta legato al mondo dell'architettura, del design e dell'arte collaborando negli anni con lo studio milanese Alchimia e pubblicando su riviste come “Decoration Internationale”, “Domus”, “Casa Vogue”, “Materia”, “AD”, “FMR”, “Ottagono”, “Case Country”. Ha realizzato reportages in Italia e in Europa fotografando opere di architetti come Paolo Portoghesi, Aldo Rossi, Sergio Cappelli, Gae Aulenti, Paolo Zermani, Pier Carlo Bontempi, Andrea Branzi, Patrick Mellett, Normann Foster, Edoardo Milesi, Martin Szekely. Ha pubblicato fotografie in monografie dedicate ad artisti ed architetti con numerose case editrici. Hanno scritto dei suoi lavori: Giovanni Mariotti, Giorgio Soavi, Marzio Pieri, Franco Maria Ricci, Ando Gilardi, Laura Villani, Marzio Dall'Acqua, Mauro Carrera, Giovanni Gazzaneo. Sue opere sono conservate in importanti collezioni private e pubbliche.