Frutta e gambe. Alicia Frankovich a Milano
Le Case d’Arte, Milano – fino al 30 maggio 2017. Lo spazio milanese presenta un progetto dell’artista neozelandese di stampe su carta. All’insegna dell’estetica pop, ma con una sensibilità green.
Il lavoro di Alicia Frankovich (Tauranga 1980; vive a Berlino) parte da un’ottica post-human in cui il corpo è soggetto d’indagine privilegiato. Presso Le Case d’Arte, già ospite nel 2008 di una sua performance, propone una serie di stampe dal forte impatto pop: sotto esame i “corpi” di alcuni frutti, ingranditi fino a perdere la loro riconoscibilità. Mele, banane e Schwarzwurzeln: “Esseri viventi in se stessi”, dice l’artista, “alludono così a lontane cosmologie, pelo di dalmata, pelle o gambe”. La trasformazione che prende vita nelle opere passa dal micro al macrocosmo del vivente e smantella la prospettiva antropocentrica, riposizionando l’uomo all’interno dell’ecosistema e criticandone gli effetti distruttivi. I mandarini che i visitatori sono invitati a mangiare, gettando poi le bucce a terra, si fanno così traccia tangibile del consumo.
– Giulia Meloni
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