G7 d’arte

Informazioni Evento

Luogo
CENACOLO DI SANTA CROCE
piazza Santa Croce 16, Firenze, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni dalle 10 alle 17, escluso dal 2 al 6, dal 9 all’11 che resterà visibile solo nella fascia pomeridiana (dalle 14 alle 17); chiusura completa il giorno di Pasqua, 16 aprile.

BREVE PROFILO BIOGRAFICO DEGLI ARTISTI E IMMAGINI DELLE OPERE

NOME DELL’ARTISTA E PAESE D’ORIGINE OPERA
Yasumichi Nakagawa – GIAPPONE
Nato nel 1953 a Osaka, Giappone, Yasumichi Nakagawa si laurea all’Università d’Arte Tama di Hachijouji a Tokyo, dipartimento di Design.
All’attività artistica coniuga quella di docente di scuola d’arte.
Utilizza svariate tecniche per realizzare le sue opere, inclusa la tecnica di tintura su tessuto solitamente utilizzata per realizzare kimono.
Ha esposto soprattutto in Giappone, dove un suo affresco si conserva alla Centrale Nucleare Takaham, e nel 2013 ha presentato i suoi lavori in due musei nazionali in Polonia.
Ha ricevuto diversi premi incluso il Premio “Lorenzo
il Magnifico” 2015 per l’arte tessile.
In questa mostra espone due grandi maschere tridimensionali realizzate in materiale tessile, coloranti e vernici. Raffigurano la tigre, creatura non presente nella fauna autoctona del Paese del Sol Levante, che ne importò la specie e i miti dalla Cina nell’VIII secolo. A quel periodo risale il Manyoshu, primo poema giapponese in cui si trova riferimento alla tigre – ancora oggi simbolo di dignità e coraggio. Maschere di buon auspicio a forma di tigre, in papier maché, si regalano ogni anno durante il festival Shinno a Osaka, dove leggenda vuole vivesse una tigre nel castello.

Tora (Tigre), 2015
Yasumichi Nakagawa
Installazione d’arte tessile,120 x 120 x 28 cm.

Eva Moosbrugger – Germania
Artista pluripremiata per le sue sculture in vetro e metallo, vincitrice del Premio “Lorenzo il Magnifico” nel 2009 e del German Design Award 2017.
In questa mostra espone Six Forms (2013), installazione esposta al Veste Museum of Contemporary Glass di Coburg. Come ha ossrvato Sven Hauschke, direttore del museo, “Eva Moosbrugger esplora le diverse proprietà e la percezione dei materiali che usa. Il vetro colorato sembra marmo o ceramica mentre l’acciaio è lavorato in modo da ottenere trasparenze di luce e ombra associate di norma al vetro. Questo gioco artistico sfida approcci abituali, fatti di cose date per scontate o casuali, ma anche la noncuranza per la natura, la vita e la morte”.

www.evamoosbrugger.com

Six Forms, 2013
Eva Moosbrugger
Installazione in acciaio e vetro, 76 x 160 cm.

NOME DELL’ARTISTA E PAESE D’ORIGINE OPERA
Romolo Del Deo – U.S.A.
Figlio d’arte, si è formato a Boston e New York per poi perfezionarsi all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Artist in residence e docente all’Università di Harvard, ha ricevuto numerosi premi internazionali, incluso il Premio “Lorenzo il Magnifico” per la scultura nel 2015.
Come ha osservato Alexander K. Noelle, direttore del New Britain Museum of American Art, "I suoi bronzi sembrano resti di una cultura antica, e tuttavia sono a tutta evidenza contemporanei. Nel suo considerare il dolce-amaro della vita, egli trasforma la forma perfetta in frammenti che esprimono due forze contrastanti: la bellezza eterna e il trascorrere del tempo”.

www.studioromolo.com
Daedalus, 2015
Bronzo, h. 225 cm.
(immagine a titolo esemplificativo)

Pasquale Celona – ITALIA
Nato a Bruzzano Zeffirio (RC), fiorentino d’adozione, completa gli studi accademici in Scienze Naturali e contestualmente sviluppa il suo talento per la pittura. Nel 1978 riceve il Trofeo “Leone d’oro” del Circolo della Stampa di Firenze e da allora ha presentato i suoi lavori in spazi pubblici e privati, sia in Italia che all’estero. In anni recenti ha esposto allo Yacht Club di Monaco per il “Mese della cultura italiana” (2014), a Pietrasanta nel Chiostro di Sant’Agostino (2015), e al Sacrario dei caduti nella chiesa di Santa Croce a Firenze (2013).
I suoi dipinti sono in diverse collezioni pubbliche, inclusa quella del Museu de arte do Parlamento de São Paulo.
All’attività artistica coniuga quella di Presidente della Florence Biennale, da lui fondata insieme al fratello, Piero Celona, nel 1997.

Annunciazione, 2013
Pasquale Celona
Olio su tela, 129 x 250 cm.

Gary Barnhart – CANADA
Nato a Ottawa, ha completato gli studi accademici in Arti Visive alla York University di Toronto. Vive e lavora in Ontario, vicino ad Augusta.
Sin dagli esordi questo autore trae ispirazione dall’arte primitiva del Pacifico sud-occidentale, dalle sculture del centro e sud America, e dai simboli dell’arte Inuit in Canada. In seguito i viaggi in Italia lo hanno avvicinato all’eredità etrusca, e più recentemente i suoi viaggi in Giappone lo hanno portato a riscoprire la bellezza della pietra, in particolare l’alabastro, e la sobrietà delle forme. Alla Florence Biennale ha ottenuto il Premio “Lorenzo il Magnifico” per la scultura nelle edizioni del 2011 e 2013.
www.garybarnhartsculptor.com
Under a New Moon, 2015
Gary Barnhart
Alabastro italiano,25 x 20 x 15 cm.
NOME DELL’ARTISTA E PAESE D’ORIGINE OPERA
Louise Giblin – REGNO UNITO
Nata nell’isola di Wight, si è laureata a pieni voti in scultura al Brighton Polytechnic per poi ottenere la laurea specialistica in History and Theory of Modern Art al Chelsea College of Art and Design di Londra.
Membro della Royal British Society of Sculptors,
Alla Florence Biennale, nel 2015, ha ricevuto il Premio “Lorenzo il Magnifico” per la scultura, documentato in patria dalla BBC.
In questa mostra espone tre busti scultorei in metallo e resina stilisticamente assai vicini alle fusioni bronzee che immortalano i corpi di atleti olimpici per le quali è famosa.

www.louisegiblin.co.uk
Dame Kelly Holmes della serie “Olympians”, 2015
Louise Giblin
Bronzo, ca. 80 cm (h.).
(immagine a titolo esemplificativo)

Jean-Pierre Rousset – FRANCIA
Pittore, scenografo, scrittore e fotografo di origini francesi, Jean-Pierre Rousset si divide fra Hendaye, cittadina della regione basca francese, e Portland nel Maine (Stati Uniti). Premiato al Festival franco-giapponese di arti plastiche nel 2008, ha esposto i suoi lavori in sedi prestigiose nel panorama internazionale.
Attraverso il suo progetto fotografico “Sulla via per Santiago del Compostela” ha immortalato castelli, spedali e cappelle appartenute all’Ordine dei cavalieri templari riscoprendo la storia della Francia e le suggestioni di quello che è forse il primo itinerario culturale europeo.
In questa mostra espone, fra l’altro, una immagine della Chapelle de Notre-Dame de l’Assomption di Aragnouet, detta “cappella dei templari”, dichiarata dall’UNESCO patrimonio culturale dell’Umanità. Membro del comitato editoriale di “Festin, revue des arts et du patrimoine en Aquitaine”, questa personalità artistica multanime svela così l’anelito dell’essere umano ad acquisire coscienza del mistero della vita attraverso il sacro.

www.roussetfineart.com

Aragnouet, Chapelle des Templiers, 2014
Jean-Pierre Rousset
Fotografia, 70 x 100 cm.

Vernissage
28/03/2017

ore 13 su invito

Biglietti

ingresso libero

Generi
arte contemporanea, collettiva

In rappresentanza delle nazioni i cui Ministri della Cultura si ritroveranno a fine mese a Firenze per l’atteso “G7 della Cultura”, sette artisti contemporanei saranno protagonisti di un’esposizione artistica – che non ha precedenti – nel Sacrario della Basilica di Santa Croce.

Comunicato stampa

In rappresentanza delle sette nazioni i cui Ministri della Cultura si ritroveranno a fine mese a Firenze per l’atteso “G7 della Cultura”, sette artisti contemporanei saranno protagonisti di un’esposizione – che non ha precedenti - nel Sacrario di Santa Croce. Si tratta di “G7 d’Arte”, mostra internazionale di arte contemporanea che sarà visitabile dal 29 marzo al 17 aprile 2017 con ingresso libero, nell’austero spazio di Largo Bargellini.
In concomitanza con il vertice mondiale dei Ministri della Cultura di Stati Uniti, Canada, Giappone, Gran Bretagna, Francia, Germania e Italia, previsto a Firenze il 30 e 31 marzo, la Direzione di Florence Biennale – Mostra internazionale di arte contemporanea propone infatti una mostra con opere di artisti di primo piano della scena internazionale.
Da segnalare che G7 d’Arte sarà anche una sorta di “anteprima” dell’XI edizione di Florence Biennale, in programma dal 6 al 15 ottobre prossimi nella Fortezza da Basso di Firenze. Qui si celebreranno 20 anni di attività all’insegna del dialogo fra artisti di tutto il mondo che si esprimono attraverso tradizioni e discipline diverse, e che proporranno suggestioni artistiche sul tema “eARTh: Creatività e Sostenibilità”.
Per cui l’intento di G7 d’Arte è di accompagnare con un “coro di voci artistiche” il “debutto” dei Ministri della Cultura di sette grandi paesi sulla “scena” fiorentina dei nostri giorni. In questo modo si offrirà di condividere e rinnovare la straordinaria esperienza di dialogo artistico interdisciplinare e interculturale maturata nel corso di un ventennio (1997-2017) accogliendo l’estro creativo di artisti contemporanei che, attraverso il loro fare, onorano Firenze quale città delle arti capace di coniugare passato e presente nel suo essere musa ispiratrice di armonia universale.
Nell’attesa di celebrare l’importante anniversario, Florence Biennale rinnova quindi il proprio impegno per il dialogo fra i popoli proponendo G7 d’Arte, evento teso a fare da contrappunto all’auspicio di Dario Franceschini, Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, che la cultura sia “strumento di integrazione, di crescita e di sviluppo sostenibile”.

GLI ARTISTI
In larga parte vincitori del Premio “Lorenzo il Magnifico” nelle passate edizioni di Florence Biennale, i sette artisti selezionati e invitati a G7 d’Arte rappresenteranno ognuno il proprio Paese a questo evento espositivo straordinario, sviluppato su idea di Marco Ferri e curato da Melanie Zefferino con la direzione generale di Jacopo Celona.
Ma vediamo nel dettaglio i partecipanti.
• A rappresentare la Germania nella mostra “G7 d’Arte” allestita nel Sacrario della Basilica di Santa Croce sarà Eva Moosbrugger, pluripremiata per le sue installazioni scultoree in vetro e metallo, vincitrice del German Design Award 2017.
• Dagli Stati Uniti d’America, Romolo Del Deo espone le sue magnifiche sculture in bronzo, con le quali esprime l’idea di un passato che, attraverso “frammenti” di memoria, si trasfonde nelle forme del presente.
• Vi sono poi le opere d’arte tessile del giapponese Yasumichi Nakagawa, fantasmagoriche maschere di grandi dimensioni che evocano l’eredità dei Samurai.
• A restituire le suggestioni e la spiritualità di culture distanti, dal mondo etrusco ai simboli Inuit, è il canadese Gary Barnhart con le sue preziose sculture in alabastro.
• Si potranno inoltre vedere le fusioni in bronzo e resina di Louise Giblin, membro della Royal British Society of Sculptors e famosa per i suoi busti di atleti olimpici.
• A testimoniare l’identità della Francia con splendide fotografie scattate sul “cammino francese” per Santiago de Compostela è Jean-Pierre Rousset, premiato al Festival franco-giapponese d’arti contemporanee. Attraverso immagini di castelli, spedali e cappelle appartenute all’Ordine dei cavalieri templari – e oggi patrimonio dell’Unesco – questo artista multanime, membro del comitato editoriale di “Festin, revue des arts et du patrimoine en Aquitaine”, svela l’anelito dell’essere umano ad acquisire coscienza del mistero della vita attraverso il sacro.
• Infine, Pasquale Celona - artista figurativo nonché Presidente di Florence Biennale, da lui fondata insieme al fratello Piero nel 1997 - espone la sua grande tela raffigurante l’Annunciazione facendo omaggio alla pittura quattrocentesca della città medicea e sostenendo così il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, nel suo operare affinché il cosiddetto “G7 della Cultura” possa essere l’inizio di un “nuovo Rinascimento”.