Arrestato Mikhail Novikov, uno dei direttori dell’Hermitage di San Pietroburgo. La storia
L’accusa è grave. Ma al momento c’è solo un’indagine, con responsabilità tutte da verificare. Eppure Mikhail Novikov, tra i boss del Museo dell’Hermitage, è stato arrestato. Coinvolto in una brutta storia di frode relativa a fondi statali…
È finito in manette Mikhail Novikov, vice direttore dell’Hermitage di San Pietroburgo per il dipartimento preposto ad ampliamenti e ristrutturazioni. Ed erano proprio i fondi per i nuovi impianti del museo che Novikov stava gestendo. A quanto pare con pesanti irregolarità.
Condannato agli arresti domiciliari fino al prossimo 23 maggio, come riportato dai media russi e statunitensi, l’uomo avrebbe sottratto dei capitali destinati alla costruzione di edifici destinati a conservare opere d’arte del museo. Il caso sarebbe collegato a un affare più ampio, relativo a oltre 100 milioni di rubli sottratti nel corso di alcuni grossi interventi di restauro promossi dal Ministero della Cultura: l’ex vice ministro era già finito in carcere per questa vicenda.
CANTIERI SOSPETTI
Secondo il quotidiano Kommersant i lavori in oggetto sono quelli investiti nel 2015 dall’Hermitage, a favore di una società di costruzioni: 3,7 miliardi di rubli (65 milioni di $), di cui un miliardo già versato alla ditta, ma i lavori non sarebbero stati completati. La cosa si complica e assume risvolti scomodi, buoni per riempire le pagine della cronaca politica nazionale, dal momento che il figlio del vice direttore, Artem Novikov, Capo del Ministero della Cultura, diventa testimone nell’indagine: i servizi federali per la sicurezza hanno già portato a termine un interrogatorio.
“Quello che è accaduto”, ha commentato il direttore del museo, Mikhail Piotrovsky,”è in gran parte connesso ai cantieri dell’Hermitage. Dove ci sono importanti progetti di costruzione ci sono tanti soldi, tanti problemi e molti imprenditori disonesti”. Quanto alle accuse mosse al collega, la posizione è naturalmente di cautela massima: “rispetto ai recenti avvenimenti, vorrei sottolineare che abbiamo ancora la presunzione di innocenza e tutto ciò che si è verificato potrà essere commentato solo tra un po’ di tempo, quando il situazione diventerà più chiara”.
– Helga Marsala
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