Dalla caverna alla luna
Viaggio dentro la collezione del Centro Pecci.
Comunicato stampa
Due percorsi espositivi, articolati fra l'ala grande del nuovo e metà del vecchio edificio museale, suddivisi in otto sezioni collegate dialogicamente con spettacolari evidenze, attraverso relazioni inedite e raffronti originali fra le opere che inglobano oppure evitano di volta in volta combinazioni filologiche per generi artistici, gruppi stilistici o cronologia storica, raccontano una prima parte del patrimonio d'arte contemporanea raccolto negli ultimi tre decenni dal Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, finalmente presentata al pubblico. Si tratta della prima proposta espositiva del nuovo Centro Pecci incentrata sulla collezione d'arte che è il riflesso della lunga attività operativa e delle effettive opportunità di acquisizione di sette direzioni e vari curatori che si sono succeduti alla guida del museo toscano dal 1988 ad oggi; uno spaccato di ciò che è stato prodotto e lasciato da grandi e piccole mostre del passato, a cui si aggiungono per l'occasione alcune opere mai esposte prima o di recente acquisizione al Centro Pecci.
Lavori di sessanta artisti italiani e internazionali rappresentano in questa occasione una sintesi non esaustiva ma particolarmente significativa dell'arte dell'ultimo mezzo secolo, ideata e curata da Stefano Pezzato con la collaborazione di Umberto Borella per l'allestimento e dell'Area artistica del Centro Pecci che negli ultimi dieci anni ha provveduto a ordinare, conservare e valorizzare la raccolta presentandone diverse parti.
La nuova esposizione della collezione si annuncia come un itinerario di visita attraverso forme artistiche che occupano e diventano parte dell'ambiente; come un'immersione reale fra opere d'arte che si sviluppano e ripetono nel tempo quali video, azioni e performance; come un invito a fare esperienza diretta, in divenire come il contenuto del patrimonio museale d'arte contemporanea di Prato e della Toscana. Il pubblico potrà entrare dentro la collezione del Centro Pecci per farsi stimolare dall'incontro con le opere o lasciarsi coinvolgere dalle combinazioni proposte, in una visita d'arte ricca di suggestioni e rivelazioni. L'esposizione si sviluppa fra il tempo ancestrale evocato dalla leggendaria Caverna dell'antimateria di Pinot Gallizio e lo spazio cosmico anticipato dalla Luna di Fabio Mauri, passando per la proliferazione energetica emersa ne La spirale appare di Mario Merz, l'habitat futuribile della Supersuperficie immaginata dal Superstudio, l'integrazione fra arte e architettura sperimentata nell'Intercamera plastica di Paolo Scheggi.
Opere di
Vito Acconci, Vahram Aghasyan, Archizoom Associati, Marco Bagnoli, Pier Paolo Calzolari, Paolo Canevari, Loris Cecchini, Marcos Chaves, Giuseppe Chiari, Fabrizio Corneli, Enzo Cucchi, Gino De Dominicis, Ulan Djaparov, VALIE EXPORT, Jan Fabre, Factory of Found Clothes, Sylvie Fleury, Michael Fliri, Lucio Fontana, Pinot Gallizio, Rainer Ganahl, Marco Gastini, Nan Goldin, Franco Grignani, Pietro Grossi, Shirazeh Houshiary, Ilya Kabakov, Anish Kapoor, Dani Karavan, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Ketty La Rocca, Sol LeWitt, Francesco Lo Savio, Amedeo Martegani, Fabio Mauri, Mario Merz, Robert Morris, Maria Mulas, Ugo Mulas, Bruno Munari, Marco Neri, Lamberto Pignotti, Michelangelo Pistoletto, Chris Sacker, Remo Salvadori, Paolo Scheggi, Julian Schnabel, Keith Sonnier, Esther Stocker, Superstudio, David Tremlett, UFO, JCJ Vanderheyden, Luigi Veronesi, Massimo Vitali, Andy Warhol, Erwin Wurm, Gilberto Zorio.
Progetti speciali di
Carlos Garaicoa, Henrique Oliveira (from the exhibition The End of the World)
Immagine di copertina
Fabio Mauri, Luna, 1968. Teatro delle mostre, Galleria La Tartaruga, Roma
Foto: Giuliani. Courtesy the Estate of Fabio Mauri and Hauser & Wirth