Sempre Mario Bellini. Dopo l’inaugurazione di Palazzo Pepoli a Bologna l’artworld potrebbe ritrovarsi a inaugurare un altro edificio realizzato dall’architetto a Milano. Durante MiArt
Se durante i giorni di Arte Fiera ha inaugurato a Bologna quella che è tranquillamente definibile come una “nuova architettura” per la città firmata da Mario Bellini, lo stesso grande architetto potrebbe presentarsi con un ulteriore edificio a sua firma durante il prossimo appuntamento fieristico italiano: il MiArt a Milano. Se a Bologna l’attenzione è andata […]
Se durante i giorni di Arte Fiera ha inaugurato a Bologna quella che è tranquillamente definibile come una “nuova architettura” per la città firmata da Mario Bellini, lo stesso grande architetto potrebbe presentarsi con un ulteriore edificio a sua firma durante il prossimo appuntamento fieristico italiano: il MiArt a Milano.
Se a Bologna l’attenzione è andata al completo rifacimento di Palazzo Pepoli – con tanto di nuova volumetria trasparente nel cortile (tutti la chiamano già Torre Bellini) -, che è così diventato una nuova agorà per il centro cittadino, a Milano, in aprile, potrebbe essere terminata la struttura curvilinea e svolazzante del Mic, il nuovissimo centro congressi meneghino – nei padiglioni della ex fiera – che si presenta come lo spazio per convegni più grande in Europa. E lo fa rifacendosi l’abito con un progetto che, appunto, Mario Bellini ha disegnato pensando ad una stella cometa, ad una scia luminosa. Curiosamente, nel progetto l’architetto re-interviene dopo soli 10 anni su una struttura da lui stesso progettata negli anni Novanta per Fiera Milano. Oggi la Milano che guarda all’Expo 2015 e che in questa zona ospiterà le tre torri di Hadid, Libeskind e Isozaki, ha bisogno di un hub convegnistico all’altezza dei suoi flussi di turismo d’affari.
Le foto che circolano in rete, tuttavia, non sembrano far presagire un intervento riuscito come quello bolognese. Le promesse dei rendering non paiono essere mantenute forse a causa di un errore nella scelta dei materiali che avrebbero dovuto comporre la copertura. Nei forum di patiti di architettura e cantieri si mormora di un possibile ripensamento, con uno smontaggio dell’attuale velo di metallo ed una sostituzione in corsa. Visto il deludente risultato, specie in una zona che si caratterizzerà come un vero parco architettonico, c’è da augurarselo. Anche per dare la possibilità al popolo dell’arte che ad aprile transiterà per MiArt di godere di un’altra architettura del miglior Mario Bellini.
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