Non appena sarà elaborato, catalogato e reso accessibile, l’archivio di Frank Gehry contribuirà ad accrescere ulteriormente il ruolo del Getty Research Institute nel panorama architettonico internazionale. Nei giorni scorsi, infatti, l’istituzione statunitense – al cui interno opera come senior curator delle collezioni di architettura la storica e curatrice Maristella Casciato – ha annunciato l’acquisizione di un patrimonio di assoluto rilievo, capace di restituire il ritratto, completo e dettagliato, di un trentennio della carriera di Gehry. Nella raccolta in oggetto sono infatti presenti circa 120.000 disegni, più di 1.000 schizzi, 280 modelli, parziali e completi, documenti relativi a varie fasi progettuali, corrispondenza, oltre 100.000 diapositive legate ai primi step della carriera dell’architetto Pritzker Prize 1989. La considerevole mole di materiali fa riferimento a oltre 280 interventi concepiti, e in parte realizzati, da Gehry tra il 1954 e il 1988. L’attenzione, dunque, si concentra sulla fase che precede alcuni dei progetti iconici – dal Museo Guggenheim di Bilbao alla recente Fondazione Louis Vuitton, a Parigi -; tuttavia, dall’analisi di tale documentazione sarà possibili cogliere anche le varie “traiettorie architettoniche” che descrivono la parabola di questo progettista. Inoltre, il pioneristico impiego dei software di rappresentazione 3D da parte dello studio Gehry rende ora disponibile, all’interno di questa stessa raccolta, anche file digitali di opere come la Disney Concert Hall o il Vitra Design Museum.
DAL 25 APRILE IN MOSTRA UNA PREZIOSA ANTEPRIMA DELL’ARCHIVIO
In occasione delle celebrazioni per il 50° anniversario della partnership tra Berlino e Los Angeles, nel percorso espositivo della mostra Berlin/Los Angeles: Space for Music saranno inclusi disegni, un modello e fotografie relative alla Walt Disney Concert Hall: sarà la prima occasione per visionare il grande archivio. Al Getty Research Institute sono già conservati gli archivi di alcuni dei maggiori architetti del Novecento: dalla Frank Lloyd Wright Collection alla Coop Himmelblau Collection; dalle collezioni dei disegni di Daniel Libeskind, Aldo Rossi e Philip Johnson all’archivio di Yona Friedman; robusta, inoltre, anche la presenza dei progettisti californiani, tra cui Frank Israel, Pierre Koenig, Ray Kappe e John Lautner.
–Valentina Silvestrini
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