Jason Martin – New Oils
Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea, nella sua decennale collaborazione con l’artista, presenta per la prima volta in Italia la nuova serie di dipinti di una tra le personalità più interessanti della Young British Artist.
Comunicato stampa
“New Oils” rappresenta il nuovo punto di arrivo della lunga e fortunata ricerca stilistica di Jason Martin. Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea, nella sua decennale collaborazione con l’artista, presenta per la prima volta in Italia la nuova serie di dipinti di una tra le personalità più interessanti della Young British Artist.
Martin continua a produrre dipinti su fondo in alluminio, dove il segno costituisce ancora il soggetto dell’opera. Ma, rispetto ai precedenti lavori, siamo al cospetto di una meditata evoluzione in cui la struttura dell’opera rimane consolidata nella sua forma tradizionale per fornire il supporto ad uno spirito costantemente indagatore e in continua necessità di interrogarsi e di interrogare le infinite possibilità del dipingere.
Che sia colore ad olio, che sia una resina o un metallo, Jason Martin instaura un dialogo diretto con l’essenza di questi materiali, manipolandoli alla stregua di un prolungamento del proprio corpo. In questa nuova serie di lavori, la materia satura, spessa e viscosa è raccolta a sezionare una superficie piana e levigata in tagli unidirezionali e paralleli. Agglomerati di colore interrompono la linearità segnica delle composizioni, alle volte come protuberanze scaturite dalle stesse linee, altre volte come ammassi ricaduti sulla composizione per gravità. Si incontrano dunque due dimensioni che possono essere metaforicamente traslate in differenti piani di lettura dell’opera: una caratterizzata dal movimento del tratto coscientemente guidato e l’altra dalla casualità incontrollata della caduta di colore.
Una lenta evoluzione che coinvolge quasi esclusivamente il segno grafico, recuperando invece i media ed i supporti precedentemente utilizzati: Jason Martin ha sperimentato il colore ad olio fino al 2013, per poi rivolgere la sua attenzione, fino a questo momento, verso pigmenti, resine e media più materici e tridimensionali. Il denominatore comune di queste fasi deve essere individuato nella sostanza della materia, negli strumenti con cui l’artista continua a produrre i propri segni e nella grammatica delle loro relazioni.
Le opere esposte sono al tempo stesso un esempio di istintivo e impreciso gesto pittorico e di scultorea presenza dinamica: non vengono meno la vitalità, l’energia ed il perpetuo movimento di quello che sarebbe troppo riduttivo definire come “landscape”.
Osservare ora un dipinto di Jason Martin è come trovarsi di fronte alla superficie di un disco in vinile: i solchi parlano e raccontano emozioni contrastanti, irrequietezza e serenità, esuberanza e discrezione. Una scena aperta in cui si intrecciano stralci di vita che le nostre percezioni possono rileggere e su cui autoreferenzialmente si possono riflettere generando un convolgimento sia fisico che sensoriale.
Jason Martin nasce nel 1970 presso le Isole Channel, in Gran Bretagna e studia alla Goldsmith di Londra. Attualmente vive e lavora tra Londra e Lisbona. La sua partecipazione alla mostra Sensation: Young British Artistis from the Saatchi Collection, nel 1997, sancisce il suo ingresso nello scenario artistico internazionale. Da allora l’artista ha esposto nei più importanti musei, tra cui nel 2009 alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia con la galleria Scognamiglio, e ha vinto due premi quali il Liverpool Biennial of Contemporary Art (1999) e l’European Biennial of the Visual Arts a La Spezia (2000). Tra le principali collezioni che ospitano le sue opere: Deutsche Bank Collection (UK), Hirshhorn Museum (Washington, USA), Museum of Contemporary Art (Salisburgo, Austria), Thyssen-Bornemisza Art Contemporary (Vienna, Austria), the Schaufler Foundation (Sindelfingen, Germania).