Another Landscape – William Guerrieri
Il progetto Another Landscape, ideato e promosso dall’associazione culturale Città Invisibili, nasce dalla volontà di raccontare, attraverso l’indagine fotografica d’autore, un territorio complesso ed ancora poco conosciuto come il Delta del Po.
Comunicato stampa
Il progetto Another Landscape, ideato e promosso dall’associazione culturale Città Invisibili, nasce dalla volontà di raccontare, attraverso l’indagine fotografica d’autore, un territorio complesso ed ancora poco conosciuto come il Delta del Po.
Iniziato nel 2014 con la partecipazione di Marco Zanta nell’area delle dune fossili e dell’antica linea di costa, il progetto è proseguito nel 2016 con la seconda edizione che ha visto come protagonista William Guerrieri, fotografo noto per le sue indagini sulle trasformazioni in epoca moderna dell’economia e dell’idea di progresso e di sviluppo ad essa connessa. L’area di riferimento su cui è stato invitato a lavorare Guerrieri è l’ambito dell’agricoltura e della bonifica, tema che in qualche modo gli era già vicino grazie al recente lavoro, The Dairy (il caseificio), realizzato nel 2014 nella zona di produzione del Parmigiano Reggiano.
Il delta del Po è acqua e terra insieme, Riserva della Biosfera dell’Unesco; quando ci si avvicina a questo territorio di solito si arriva in auto e ci si ritrova a percorre ampi spazi piatti dove è difficile orientarsi e lo sguardo corre a perdita d’occhio senza incontrare altro che terra. L’immagine da cartolina venduta al turista diventa quindi una contraddizione: per questo assume interesse l’approccio adottato da William Guerrieri nel documentare i luoghi di bonifica assumendo come punto di partenza l’agricoltura, i suoi sviluppi industriali e la trasformazione del paesaggio, dovuta a questo tipo di economia, che trova qui ancora oggi una riserva produttiva per il paese.
Con New Lands Guerrieri sceglie di descrivere il Delta come luogo di produzione agroindustriale, offrendo uno sguardo sul paesaggio lontano dell’immagine romantica e compassata di luogo ameno e duro allo stesso tempo che ci ha lasciato il cinema neorealista in bianco e nero.
Il paesaggio è, come promosso dalla Convenzione europea sul paesaggio, il frutto dell’interazione fra uomo e natura, governato dalle leggi del mercato globale e dalla legislazione nazionale e comunitaria. Il delta in questo senso, quale territorio poco denso e poco industrializzato, si è offerto a Guerrieri come un ottimo contesto su cui trovare facilmente le tracce del cambiamento economico avvenuto nel mondo dell’agricoltura, qui strettamente legato al tema della bonifica.
La campagna fotografica svoltasi nel 2016 nell’arco di diversi mesi è stata accompagnata da un laboratorio, dove Guerrieri ha seguito dodici fotografi nello sviluppo di un proprio progetto sulle stesse aree e stesso tema di riferimento.
Dal 22 aprile al 28 maggio 2017 presso il Museo Regionale Veneto della Bonifica di Ca’ Vendramin, a Taglio di Po (Rovigo), saranno esposte le opere di Guerrieri e dei partecipanti al laboratorio - Antonio Idini, Renato Gasperini, Flavio Castellani, Denis Giusti, Barbara Munerato, Flavi Rossi, Alessia Cervini, Maria Nella Marangon, Simone Gandolfi, Angela Meneghello, Nicola Tramarin, Marco Favali -.
L’inaugurazione è prevista alle ore 17.30 con la presenza dell’autore e della direttrice dell’Osservatorio locale per il paesaggio.
In occasione dell’inaugurazione verrà presentato anche il catalogo, edito da Linea di confine, che raccoglie un’ampia selezione delle immagini dell’autore e un inserto del laboratorio.
La mostra sarà l’evento di apertura del RURAL LAB FESTIVAL, un progetto culturale rivolto ai giovani e alla valorizzazione delle aree rurali del delta, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando Culturalmente 2016.