Evandro Pierdomenico – Psyché
All’A-maze-ing Gallery il fotografo/performer Evandro Pierdomenico presenta il progetto Psyché, il secondo capitolo di un progetto ancor più grande e delicato, che a sua volta prende il nome di Humanis Generis il cui scopo è: non dire cos’è l’essere umano secondo un unico punto di vista, ma di narrarlo secondo gli occhi di qualunque osservatore.
Comunicato stampa
Il 23 aprile 2017 si inaugura presso la sede dell'A-maze-ing Gallery di Pescara, alle ore 19.00, la mostra di Evandro Pierdomenico, in arte Eu Andros.
Evandro Pierdomenico, in arte Eu Andros, è nato il 18.04.1985 in Brasile. Cresciuto in un processo elaborativo e culturale da autodidatta, nella fotografia e nella performance, ha trovato la sua espressione dopo un lungo processo di autoanalisi ed analisi del mondo circostante. Appassionato di studi antropologici, letteratura, chimica, psicologia, come un alchimista sinestetico, si è posto la missione di cercare la pietra filosofale che risiede in ogni essere vivente, attraverso l'utilizzo del suo corpo come tramite, e del corpo di chiunque abbia in se un archetipo potente, dato che nel corpo ritiene vi sia la prima ed assoluta manifestazione di un'anima antica. Sostanza e forma sono inscindibili. In ogni progetto usa se stesso come primer e si mette in gioco in maniera viscerale e diretta utilizzando il suo corpo di fronte al suo mezzo di espressione. Fortemente convinto del mito del Prometeo, in esso rivede l'artista, colui che affronta l'ordine precostituito per donare un frammento di Libero Arbitrio all'umanità, come sintetizza l'artista nella frase: "Rubo il tempo all'universo per donarlo a te".
Evandro Pierdomenico ha negli ultimi anni all'attivo diverse esposizioni, sia personali che collettive, tra Pescara, Roma e Bologna.
All'A-maze-ing Gallery il fotografo/performer Evandro Pierdomenico presenta il progetto Psyché, il secondo capitolo di un progetto ancor più grande e delicato, che a sua volta prende il nome di Humanis Generis il cui scopo è: non dire cos'è l'essere umano secondo un unico punto di vista, ma di narrarlo secondo gli occhi di qualunque osservatore, estrapolandone impressioni, sentimenti e sensazioni, scardinando alla base ipotetici e dovuti pregiudizi conseguenti alla crescita individuale, ma al contempo di enfatizzarli e rafforzali. La speranza è quella di creare in ognuno, con un semplice frammento, la possibilità di generare ciò che è definibile come Libero Arbitro, permettendo una trascendenza dell'anima e del corpo in tutto ciò che circonda ed in tutto ciò che vi è e non è.
In Psyché si assolutizzano gli archetipi fondamentali legati all'essere umano. Rabbia-odio, amore, conoscenza, genesi, distruzione, conscio ed inconscio, prendono forma nella forma assoluta dell'antro della mente per arrivare a creare, alchemizzando il tutto, la commedia umana, nel capitolo successivo. In Psyché nessuno è padrone nell'impero della mente.