Effimera: quando l’arte si smaterializza. Il video della mostra a Modena
Cosa succede all'opera d'arte quando viene meno la sua dimensione materiale? La seconda edizione del progetto espositivo “Effimera”, curato da Luca Panaro e Fulvio Chimento, si concentra sull'uso della luce, del suono e dello spazio. Ecco il video
Secondo appuntamento espositivo a Modena per la serie di mostre ideata da Luca Panaro e Fulvio Chimento. Effimera, che quest’anno porta il sottotitolo Suoni, luci, visioni, occupa gli spazi dell’Ex Manifattura Tabacchi con le opere di tre artisti di generazioni differenti: Carlo Bernardini (Viterbo, 1966), Sarah Ciracì (Grottaglie, 1972) e Roberto Pugliese (Napoli, 1982). Il filo conduttore del progetto, che accomuna questa mostra a quella omonima dello scorso anno, è il processo di progressiva smaterializzazione dell’opera d’arte, una tendenza resa molto evidente dall’avvento delle nuove tecnologie. Come sottolinea Fabio Cavallucci nel video che vi proponiamo, se la prima edizione si concentrava in maniera particolare sul web, con opere di artisti come Carlo Zanni, Diego Zuelli ed Eva e Franco Mattes, questa volta si recupera una dimensione più fisica, indagando il rapporto dell’opera con lo spazio, la luce e il suono.
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