Storie di sensualità e ripugnanza. Athena Papadopoulos a Roma
Basement Roma – fino al 30 maggio 2017. “Belladonna’s Muse” è il mondo nella sua straordinaria bellezza, nelle sue rassicuranti abitudini, nelle sue inquietudini e nei suoi inesprimibili dolori. È uno sguardo unificante sulla vita, sulla natura e sulle cose.
In linea con molte artiste a lei contemporanee, Athena Papadopoulos (Toronto, 1988; vive a Londra) si appropria di un immaginario femminile caotico e stereotipato per poter indagare ricordi, episodi autobiografici e traumi personali. Un ginepraio di storie, allora, si ingarbuglia sui delicati e curiosi mobiles, sui patchwork di gambe oversize incorporate a tacchi altissimi e sugli pseudo tendaggi sporcati con Pepto-Bismol, senape, tinture per capelli e vino rosso: l’artista racconta di un mondo fantastico e reale, sensuale, ripugnante, estraneo e familiare allo stesso tempo, creando un link con l’osservatore e una cassa di risonanza per il suo vissuto.
Uno spazio della galleria è stato trasformato anche in un piccolo laboratorio che ha visto, nel giorno del vernissage un gruppo di anziane lavorare piccoli oggetti, successivamente assemblati dall’artista. Questa volta la Papadopoulos ha creato una nuova narrazione, capace di mettere in luce l’intraprendenza di un bricolage casalingo, tradizionalmente vicino a noi.
– Francesca Mattozzi
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati