Donato Piccolo – Liquid Thought
Nelle sue opere, Donato Piccolo riflette sul rapporto tra il concetto di rottura spontanea della simmetria della natura.
Comunicato stampa
Inaugura mercoledì 3 maggio 2017 alle ore 19.00 negli spazi della Galleria Seno la mostra di Donato Piccolo dal titolo Liquid Thought.
Nelle sue opere, Donato Piccolo riflette sul rapporto tra il concetto di rottura spontanea della simmetria della natura (secondo il modello dei fisici Yoichiro Nambu e Giovanni Jona-Lasinio) - in cui si approfondisce il concetto di interazione della materia con le sue forme naturali - e il concetto di società liquida del sociologo e filosofo Zygmunt Bauman, per il quale le azioni dell’uomo si modificano prima di essere consolidate. L’ unione di queste due teorie dà luogo ad un “linguaggio ibrido”, in cui la natura diventa, attraverso i suoi fenomeni, elemento di studio per la comprensione di leggi umane.
Le coordinate del linguaggio di Donato Piccolo spaziano da sculture immateriali, create con gas, vapore ed acqua (saranno presentate tre sculture di colonne sonore, ovvero parallelepipedi al cui interno si sviluppano tornadi di vapore che si muovono vorticosamente su se stessi stimolati dal rumore esterno il cui obbiettivo è quello di trasformare il suono in immagine), a disegni in cui l’artista sottolinea con più forza il legame con la teoria sociologica di Bauman secondo la quale il nostro sapere è in continuo cambiamento.
E’in questo cambiamento che Bauman pronostica una società effimera, che cerca una stabilità attraverso elementi instabili. Ma quali sono questi elementi? E se le emozioni potessero essere di stimolo per la comprensione e la ricerca dell'essenza della nostra vita, del senso del nostro essere sulla terra? In alcuni disegni Donato Piccolo riporta frasi del filosofo, frasi incomplete che aspettano un pensiero esterno per essere completate.
La compresenza delle sculture in trasformazione e dei disegni sottolineerà la scissione tra atto razionale di pensiero e atto istintivo o naturale degli stessi fenomeni.
La mostra è curata in collaborazione con la Galleria Bibo’s Place di Todi.