MostRimini
Galleria Art Space Augeo e Agenzia NFC in accordo tra loro presentano due mostre parallele, nate dal Workshop ideato da Marco Baldassari.
Comunicato stampa
MostRimini
“[…] essere ibrido e mostruoso a vedersi” Euripide, fr. 996
Galleria Art Space Augeo e Agenzia NFC in accordo tra loro presentano due mostre parallele, nate dal Workshop ideato da Marco Baldassari.
Il filo rosso che lega le due esposizioni è la città di Rimini, ritratta nel progetto fotografico in una visione dedicata all’underground, l’altra faccia della città.
Art Space Augeo presenta dal 6 maggio al 24 giugno 2017 “MostRimini”.
L’unione di tre forme d’arte come la fotografia, la scultura e la pittura ha come obiettivo di accompagnare il pubblico della galleria in un’esperienza che raccoglie gli indizi di una presenza vicina a loro più di quanto non si veda ogni giorno.
Gli artisti selezionati, in questa inedita mostra a Rimini, prevede l’accostamento di opere, create da tre artiste nella comunità di Mutonia, e tre giovani esordienti provenienti dall’ambiente street.
Lu, Sue e Nikki, le artiste Mutoid, che espongono le loro opere per questa occasione, hanno la peculiarità di essere tra le fondatrici della comunità, istituita in Inghilterra nel 1984 e poi trasferitasi a pochi km da Rimini, nella vicina Sant’Arcangelo, agli inizi degli anni ’90.
I Mutoidi sono diventati famosi per le gigantesche sculture saldate, anche semoventi, utilizzando esclusivamente materiale di recupero e per i bizzarri ed avanguardisti riadattamenti degli edifici in disuso nei quali tenevano i loro party a Londra.
Lu Lupan, Blueserf
Le opere presenti in galleria sono una selezione di sculture a tutto tondo, tra cui, la serie di Sue di legno e ceramica, le opere di Lu, una delle più famose in Europa tra i membri della comunità e poche, ma fondamentali opere di Nikki, che esibirà l’opera principale durante l’evento messo a disposizione dal Comune di Rimini in data da definire durante il corso della mostra.
Due dei giovani sono stati prelevati dal segreto mondo della street art e del writing, dove i muri per le strade sono considerati giorno e notte le proprie gallerie personali, mentre adesso hanno a disposizione una vera e importante galleria per esibire la poetica artistica che li ha contraddistinti per qualità dalla vasta quantità di scritte sui muri. La sfida per loro, Exit Enter e Federico Santini, sarà quella di restituire l’aria e le regole del loro ambiente nell’aulico mondo dell’arte contemporanea, la quale ha ufficialmente aperto le porte a questa forma d’arte dall’inizio degli anni ’80 in America e Europa.
Federico Santini, Stelle di Cielo,2017 Mattia Capitani, il terzo dei giovani, seleziona dalla sua vasta produzione, iniziata ancora adolescente quasi venti anni fa, un filo conduttore che lega la disciplina street a quella della comunità Mutoid, cioè rifiuti urbani su tela. Da sempre corteggiato da gallerie e ammiratori, per la sua originalità di sfruttare un supporto classico come la tela, per mettere in scena gli scarti della città, oggetti di consumo quotidiano, con equilibrio e armonia nella sua estetica, divenendo da semplici oggetti a opera d’arte.
I Mutoidi sono diventati famosi per le gigantesche sculture saldate, anche semoventi, utilizzando esclusivamente materiale di recupero e per i bizzarri ed avanguardisti riadattamenti degli edifici in disuso nei quali tenevano i loro party a Londra.
Exit Enter, Rituale di accoppiamento,2017
A intervallare le opere d’arte in esposizione, la Galleria Augeo, riserva degli spazi dedicati alle fotografie delle partecipanti al Workshop che rimandano agli sguardi dedicati proprio alla comunità di Mutonia e della ex discoteca Woodpecker affrescata da Blu, da cui l’ispirazione ha dato origine a questa mostra.
L’arte a cui si mette a disposizione è quella Outsider. Si tratta di un apparato dell’arte contemporanea iniziata dopo le grandi guerre del Novecento, quando si apre la caccia tra i collezionisti ai prodotti psichiatrici degli orrori attraverso la visione di chi la morte l’aveva odorata da vicino.
Con il termine Outsider Art (in Italia a volte sostituito con Arte Irregolare) si designa la grande, variegata e complessa famiglia degli artisti marginali, emarginati, folk, visionari, quasi sempre, sprovvisti di formazione artistica accademica. Persone che operano solitarie, al di fuori del condizionamento di canoni, movimenti, mercati e che traggono dalle profondità della propria personalità, per se stessi e non per altri, opere eccezionali nel concetto, nell’oggetto, nelle tecniche. Il termine è più correlato alla posizione di marginalità sociale in cui vive l’artista, piuttosto che all’opera.
Sia la street art, per fulcro ideologico, che gli artisti di Mutonia hanno nel loro modus operandi caratteristiche che rimandano all’Outsider Art (Arte Irregolare). Gli artisti espongono opere in gran parte inedite e create appositamente per questo evento, unico nel suo genere in Italia.
Due cataloghi accompagneranno le esposizioni per dare a questa ‘prima’ un documento che permetta di sviluppare in futuro altre iniziative su questi temi.
Un catalogo dedicato alla mostra della Galleria Augeo, ed un altro dedicato alle sole fotografie per la Galleria NFC.
Irene Guerrini