Artists in Residence #2
Seconda tappa del programma di residenze promosso da Officine Saffi in collaborazione con il MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza.
Comunicato stampa
Seconda tappa del programma di residenze promosso da Officine Saffi in collaborazione con il MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza.
Istituito formalmente nel 1932, il Premio Faenza è un punto di riferimento su scala globale, cresciuto negli ultimi anni grazie al lavoro del MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Un lavoro che si è recentemente amplificato nella collaborazione con Officine Saffi, che conduce, dal 24 maggio al 10 giugno 2017, alla mostra Artists in Residence #2: ad essere esposto è il frutto del periodo di residenza che i quattro vincitori della 59esima edizione del premio (nel 2016) hanno passato nei laboratori milanesi.
In mostra i lavori di Silvia Celeste Calcagno (Italia, 1974), vincitrice della sezione Over 40; di Helene Kirchmair (Austria,1981) e di Thomas Stollar (Stati Uniti, 1980), a cui è andato il riconoscimento ex-aequo nella sezione Under 40; e di Nicholas Lees (UK, 1967), insignito del Premio CERSAIE.
Nelle settimane di lavoro negli spazi di Officine Saffi i quattro artisti hanno elaborato progetti inediti, partendo dal segno che contraddistingue i rispettivi percorsi creativi e che ha trovato riconoscimento da parte della giuria del Premio Faenza.
Silvia Celeste Calcagno, la vincitrice del 59° Premio per la sezione over 40 ‐ offerto dalla Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza ‐ ha scelto di utilizzare l’argilla, un materiale appartenente alla tradizione, per realizzare le sue installazioni che invece appartengono prettamente ad un linguaggio contemporaneo. Le opere prodotte in residenza fondono ceramica e fotografia secondo una poetica che l’artista porta avanti da alcuni anni. Una ricerca sul femminile che è un lavoro intimo, quasi psicanalitico, e si concretizza in immagini impresse su grès e ceramica che compongono figure di corpi, come in un mosaico d’identità e forme del sentire.
Il premio under 40 ‐ sempre offerto dalla Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza ‐ è diviso ex aequo tra l’austriaca Helene Kirchmair e lo statunitense Thomas Stollar. La Kirchmair riproduce, attraverso una tecnica innovativa di ingobbio, forme che a prima vista sembrano comunissime come vasi e ciotole, ma che in secondo momento rivelano la propria appartenenza al mondo microrganico delle muffe e batteri. Thomas Stollar traduce invece in ceramica un percorso fisico che è anche un percorso introspettivo. Un’opera plastico performativa che è un chiaro debito all’Arte Povera italiana.
Infine Nicholas Lees che in residenza ha sviluppato una nuova sperimentazione sui confini della materia e sull’interazione tra ciò che è solido e materiale e ciò che è liquido e sfuggevole. Punto di partenza della sua ricerca è come realizzare la rappresentazione fisica e spaziale dei bordi, la penombra della materia.
OFFICINE SAFFI:
Officine Saffi è un centro specializzato nella ceramica contemporanea. Il progetto comprende la Galleria dedicata all’arte ceramica con mostre di artisti contemporanei e maestri del passato. Il Laboratorio dove sono organizzati corsi e workshop, oltre a produzioni di artisti e designer, le Residenze d’artista e la Casa Editrice che pubblica la rivista trimestrale specializzata La Ceramica in Italia e nel mondo (www.laceramicainitalia.com) e cataloghi d’arte. Infine, completa il progetto, il concorso internazionale Open to Art, dedicato alla Ceramica contemporanea d'Arte e di Design.
PREMIO FAENZA:
Il Premio Faenza, istituito nel 1938, negli anni ha visto la partecipazione di artisti come Lucio Fontana, Angelo Biancini, Guido Gambone, Leoncillo Leonardi, Pietro Melandri, Carlo Zauli – e stranieri – come Eduard Chapallaz, Sueharu Fukami – che hanno fatto, non solo la storia della ceramica del XX secolo, ma anche quella della scultura e della pittura del Novecento.
Second stage of the residency program sponsored by Officine Saffi in collaboration with the MIC - International Museum of Ceramics in Faenza.
Established formally in 1932, the Faenza Prize is a landmark on a global scale which has grown in recent years due to the work of the MIC - International Museum of Ceramics in Faenza. A project that has recently amplified in collaboration with Officine Saffi, who, from 24th May to 10th June 2017 will present the Artists in Residence #2 exhibition. On show will be the works produced by the four winners of the 59th edition of the Prize (2016) during the period of residence in the Milanese workshop.
On display will be works by Silvia Celeste Calcagno (Italy, 1974), winner of the over 40 category; Helene Kirchmair (Austria, 1981) and Thomas Stollar (USA, 1980), to whom ex-aequo recognition was given in the under 40 category; and Nicholas Lees (UK, 1967), who was awarded the CERSAIE Prize.
During the weeks of work in the Officine Saffi workshop, the four artists developed totally new projects, starting from the point that distinguishes their respective creative paths and that was recognised by the jury of the Faenza Prize.
Silvia Celeste Calcagno, the winner of the 59th Award in the over 40 category - sponsored by the Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza - chose to use traditional clay to create her installations that conversely, give a purely contemporary respresentation. The works produced in residence combine ceramics and photography according to a poetic that the artist has pursued over a number of years. A study of the female which is an intimate, almost psychoanalytical work, takes the form of engraving on stoneware and ceramics that form images of bodies like a mosaic of identities and shapes of feeling.
The under 40 prize - always sponsored by the Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza - is divided equally between Austrian Helene Kirchmair and the American Thomas Stollar. Through an innovative technique of engobe, Kirchmair produces shapes which at first sight seem commonplace such as vases and bowls, but that later reveal their place in the microrganic world of mould and bacteria. Thomas Stollar instead, uses ceramics to create a physical but also an introspective pathway. A plastic performative work that is clearly influenced by Italian Arte Povera.
Finally, Nicholas Lees whilst in residence developed a new experiment on the boundaries of matter and the interaction between what is solid and material and what is fluid and elusive. The starting point of his research is how to achieve physical and spatial representation of edges, the shadows of matter.
OFFICINE SAFFI:
Officine Saffi is a centre dedicated to contemporary ceramics. The project includes the Gallery specializing in ceramic art, with exhibitions of work by contemporary artists and master ceramists of the past; the Workshop, used for courses and practical work, as well as for production by artists and designers and during Artists’ Residencies; and the Publishing House, which produces the specialist quarterly magazine La Ceramica in Italia e nel mondo (www.laceramicainitalia.com) and art catalogues. The project is completed by the Open to Art international competition, dedicated to contemporary art and design ceramics.
FAENZA PRIZE:
Over the years, the Faenza Prize, which was established in 1938, has seen the participation of Italian artists such as Lucio Fontana, Angelo Biancini, Guido Gambone, Leoncillo Leonardi, Pietro Melandri and Carlo Zauli. These artists along with foreign artists such as Eduard Chapallaz and Sueharu Fukami, have made history not only with 20th century ceramics, but also with the sculpture and painting of the 1900s.