Pier Luigi Saporetti – Vite
Caravan SetUp è lieta di presentare il lavoro di Pier luigi Saporetti con la personale Vite, una mostra che raccoglie 50 anni di esistenze attraverso gli scatti fotografici che l’artista ha riabilitato e catalogato con una ricerca minuziosa, quasi archivista, della propria passione nata come attività amatoriale all’inizio degli anni ’70.
Comunicato stampa
Caravan SetUp è lieta di presentare il lavoro di Pier luigi Saporetti con la personale Vite, una mostra che raccoglie 50 anni di esistenze attraverso gli scatti fotografici che l'artista ha riabilitato e catalogato con una ricerca minuziosa, quasi archivista, della propria passione nata come attività amatoriale all'inizio degli anni '70.
Seppur il tempo, come entità astratta ma un peso specifico che affiora preponderante, sia presente in immagini che scontano la propria età – contesto, abbigliamento, filigrana analogica, usi e costumi ne sono i segni – l'artista mette in mostra non tanto una visione lirica di quanto “è stato” (che resta comunque un vettore di lettura delle immagini), bensì pone l'attenzione - nel complesso delle oltre 50 fotografie - alle persone, alla loro vita, all'entità umana fatta di gesti, sguardi, situazioni, azioni che oggi, tutto sommato, sono rimaste sostanzialmente simili a quelle di un tempo perché la natura umana scorre sempre uguale a se stessa, con lo stesso bisogno di amare, di socializzare, di giocare, di vivere.
La quotidianità viene esaltata da una composizione bilanciata, ancorata a un dettaglio, il punctum direbbe Roland Barthes, che spinge la realtà della foto verso il lato emotivo; proprio questa prerogativa compositiva è diventata il perno estetico dell'ultimo ciclo di lavori, La funzione e il segno, che focalizza l'obiettivo su forme, linee, architetture visive create dagli oggetti e dagli attrezzi dei pescatori nel porto della marineria di Cesenatico. In queste fotografie l'essere umano è assente eppure esiste attraverso gli artefatti del lavoro quotidiano (cime, boe, remi, ancore) messi a riposo che, in attesa di un altra giornata in alto mare, si offrono con i propri colori e forme a dare un ordine e una bellezza al presente.
Pier Luigi Saporetti
E nato a Bologna il 28/10/1946.
Si è laureato in chimica pura nel novembre del 1971 nell’università della propria città. L'incontro con la fotografia è avvenuto durante gli anni universitari partendo da un esame complementare: La chimica in fotografia. Dall’approfondimento della materia è nato un rapporto a tuttotondo che lo ha portato a tenere corsi di fotografia per amatori quando questi, agli inizi degli anni settanta, erano poco più che pionieristici. A completare queste esperienze, la partecipazione a concorsi fotografici, con buoni risultati, e alcuni incarichi come fotografo ufficiale del Bologna Rugby nella metà degli anni '60 che hanno concorso all'integrazione del presalario studentesco.
A laurea ottenuta l’interesse per il sociale gli ha fatto optare per un’opportunità di lavoro nel mondo della cooperazione aderente alla Legacoop. L’impegno richiesto e le responsabilità assunte, in particolare nel settore delle costruzioni come Vice presidente del Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna, lo hanno allontanato dalla fotografia.
Negli ultimi anni con il venir meno degli impegni è ricomparsa la passione per la fotografia e, complice la moglie Paola che gli ha regalato la prima “digitale”, ha ricominciato a fotografare.
Caravan SetUp
E' un'associazione culturale fondata nel 2015 le cui finalità sono la promozione della cultura per mezzo dell'arte visiva. L'associazione è nata con l'intento di far vivere quotidianamente gli spazi in disuso dell'Autostazione di Bologna e con il preciso l'obiettivo di mettere in atto un processo di riqualificazione urbana e sociale.
Il nome dell'associazione CARAVAN è emblematico delle volontà dei soci fondatori (Alice Zannoni, Simona Gavioli e Giulia Giliberti): realizzare uno spazio ABITATO dai progetti e fruito dai soci con l'umore confidenziale di una dimora, uno spazio in grado di attivare amore per la cultura della quale ci si prende cura come “cosa” propria. CARAVAN è un progetto impresso fin dal principio da un'ospitalità culturale, gitana nel suo essere arrangiata, errante nel suo essere aperta alle discipline e MOBILE nella definizione dei contenuti.
CARAVAN, contenitore metaforicamente nomade, vuole accogliere i progetti e le iniziative per essere polo culturale, e assieme ad altri costruire la “carovana” per attraversare la storia e segnare una rotta nel panorama dell'arte.