Marcello Lo Giudice – Eden Pianeti Lontani

Informazioni Evento

Luogo
MAXXI - MUSEO DELLE ARTI DEL XXI SECOLO
Via Guido Reni 4a, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

11.00– 19.00 - Sabato fino alle 22.00- chiuso il lunedì

Vernissage
11/05/2017

ore 19,30

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Marcello Lo Giudice
Generi
arte contemporanea, personale

In esposizione sei tele di grandi dimensioni, la serie Eden, e la scultura Cantico delle creature realizzata con 7000 api in oro che raccontano il percorso artistico di Marcello Lo Giudice, artista siciliano classe 1957, pittore “tellurico”, così come è stato definito dal critico d’arte francese Pierre Restany per il suo profondo legame con la materia e la natura, ben evidente in tutte le sue opere.

Comunicato stampa

Inaugura giovedì 11 maggio alle ore 19.30, presso il Corner D del MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, la mostra di Marcello Lo Giudice “Eden, Pianeti Lontani” e aperta al pubblico fino al 12 giugno 2017.
In esposizione sei tele di grandi dimensioni, la serie Eden, e la scultura Cantico delle creature realizzata con 7000 api in oro che raccontano il percorso artistico di Marcello Lo Giudice, artista siciliano classe 1957, pittore “tellurico”, così come è stato definito dal critico d’arte francese Pierre Restany per il suo profondo legame con la materia e la natura, ben evidente in tutte le sue opere.
Una laurea in geologia all’Università di Bologna e successivamente l’Accademia di Belle Arti di Venezia hanno infatti contribuito a sviluppare il suo linguaggio pittorico, in cui l’interesse per l’ambiente e per la natura sono le caratteristiche principali. Come spiega l’artista stesso “Studiando Geologia, paleontologia e geografia fisica ho conosciuto meglio il nostro pianeta. Analizzando i minerali al microscopio, in particolare, ho scoperto le meravigliose cromie che ci sono dentro un millimetro di zolfo, di calcite o di magma. Al microscopio vedi i più bei capolavori dell’arte contemporanea”.
Nella serie di dipinti Eden, il cui titolo è un richiamo all’episodio biblico della creazione, è particolarmente evidente come le opere di Lo Giudice vogliano, attraverso l’utilizzo di pigmenti su tela, ricreare remoti paesaggi geologici. La serie, che comprende Eden Blu, Eden Rossi, Eden Primavera ed Eden Vulcano, è stata recentemente esposta al Russian State Museum di San Pietroburgo.
Anche nella grande scultura di circa tre metri di altezza, Cantico delle creature, si legge il suo amore per l’ambiente: un omaggio al cantico di San Francesco e alle creature fragili come le api, capaci però di proteggere l’ecosistema del nostro pianeta.
Il suo impegno nel sociale gli è valso la nomina nel 2012 di Artista della Croce Rossa.
A partire dal 2013 affianca la Fondazione Principe Alberto II di Monaco a favore della salvezza del pianeta e, attraverso il ricavato della vendita delle sue opere, sostiene la ricerca biomarina e la biodiversità. La loro collaborazione è nata con il progetto “Save Mediterranean Sea” con cui alcuni grandi artisti italiani e internazionali, tra cui Lo Giudice, hanno deciso di lanciare un allarme alla popolazione e al governo affinché vengano finanziati progetti a tutela del nostro mare, uno dei più inquinati del nostro pianeta.
In occasione della mostra verrà stampato un catalogo con testi di Alexander Borovsky e David Rosenberg.
BIOGRAFIA
Marcello Lo Giudice nasce a Taormina nel 1957. Dopo la laurea in Geologia all’Università di Bologna si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Considerato uno degli artisti di punta del neoinformale europeo, la sua tecnica si caratterizza per l’utilizzo dell’olio misto a pigmenti colorati. Con questa sua particolare tecnica l’artista unisce l’ispirazione ai grandi maestri dell’informale alla sua formazione scientifica, riuscendo a tradurre su tela le suggestioni degli elementi e dei paesaggi naturali.
Lo Giudice è un artista molto apprezzato all’estero: nel 2016 è entrato nel report di Art Price come uno degli artisti italiani più venduti nelle aste internazionali. Ha partecipato nel 2009 e nel 2011 alla Biennale di Venezia e oggi espone in tutto il mondo. Di recente ha esposto le sue opere al State Russian Museum di San Pietroburgo. Vive e lavora tra Milano e Montecarlo.