Victoria Tubau

Informazioni Evento

Luogo
BONAIRE CONTEMPORANEA
Via Principe Umberto 39, Alghero, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal venerdì alla domenica dalle 19.00 alle 21.00

Vernissage
12/05/2017

ore 19

Artisti
Victoria Tubau
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra personale

Comunicato stampa

La retorica del gran tour di fronte alle immagini che pittori o artisti offrono alla nostra “ammirazione” è solita esprimersi con espressione del tipo "i luoghi dell'anima", sottintendendo così due cose: in quei luoghi l'artista aveva trovato (ritrovata?) la sua anima o quei luoghi per la loro bellezza parlavano direttamente all'anima che sbalordita e meravigliata li ammirava.
I lavori di Victòria Tubau non appartengono a questa specie. I luoghi che l’artista presenta in questa mostra sono sicuramente dei luoghi a lei cari, ma non è l’estasi, per così dire, che questi lavori ci vogliono trasmettere ma qualcosa di diverso.
I lavori su Alghero, Venezia e i Pirenei a me sembrano lavori di indagine.
Posti belli e anche amati. Ma la loro rappresentazione, con tecniche diverse, hanno lo scopo di indagare città e paesaggi. Lei non è soddisfatta della sola percezione visiva, vuole capire il come e il perché di un luogo e per giungere ad una conoscenza piena usa i suoi strumenti di lavoro: rappresenta e racconta, prima che a noi, a se stessa la trama dei tre luoghi. Le tecniche usate, diverse per i tre luoghi, costituiscono, a me pare, una guida a comprendere l’atteggiamento dell’artista nei tre diversi luoghi.
Per Alghero e dintorni la scelta è il collage, non un collage metaforico, ma piuttosto realistico. Una tecnica non frettolosa, che non condiziona con le sue esigenze, una tecnica che non spinge verso specifiche soluzioni e che poco o niente affida al caso, ogni passo è frutto di un’accorta attenzione, di un provare e riprovare, una ricerca dei materiali opportuni, per poter dare conto della comprensione raggiunta. Il collage come rappresentazione e interpretazione di una situazione richiede controllo, ma è proprio attraverso questo controllo che, mi pare, sia riuscita a trasmettere la comprensione raggiunta. Soddisfatta non solo del risultato, ma soprattutto di ciò che ha compreso.
Acquarello, tempera e pastello per Venezia. Credo che la grandissima quantità di immagini di Venezia che quotidianamente ci vengono poste sotto gli occhi, per non parlare delle opere dei grandi pittori costituiscono un ostacolo per chiunque voglia rappresentare la città. La Tubau ci mostra Venezia e non la venezianità, una scelta di grande sensibilità e intelligenza. Un'impresa che le è riuscita pienamente disossando la citta, la Venezia che ci mostra è scarna, senza essere letteraria. Oggi si fa fatica a capire Venezia, la quantità di turisti la rendono inospitale e guastano la sua personalità; non si tratta di snobismo ma di un dato di fatto. Quelle che ci vengono offerte in mostra sono una sorta di “passeggiate”. Le tecniche miste usate tendono a cogliere l’immediatezza della comprensione, sembra più una conoscenza dei sensi. È l’impressione che colpisce ma questa andrà “pulita”, le tecniche utilizzate permettono che l’immediatezza, cioè l’opulenza che la città offre nei sui paesaggi, rende possibile la correzione necessaria, una ripulitura per offrire ai nostri occhi una Venezia scarna, per quanto possibile autentica.
Le immagini dei Pirenei, tutti paesaggi naturali, mostrano un lavoro dal ritmo lento, la tecnica usata lo impone, ma anche la comprensione della natura richiede, maggiore riflessione, si tratta di una materia “estranea”, per quanto si possa amare la natura siamo cittadini, la nostra esperienza è prevalentemente di oggetti artificiali, il cangiare degli alberi, si pone come un filtro alla comprensione, ci vuole più tempo di osservazione e di meditazione, è richiesta pazienza per capire. La pittura ad olio questo ritmo lento impone e allo scopo pare perfetta.
Non vale nasconderlo, sono un vecchio amico di Victòria Tubau, l’ospitalità nella sua famiglia è una delle cose care della mia vita, sempre frequentando la sua casa ho ammirato i suoi lavori, mi sono sempre piaciuti. Qualche volta ne abbiamo discusso, poco, Victòria è restia a parlare del suo lavoro e di esso è anche gelosa custode.
Non vale nasconderlo, non sono un critico d’arte, ma trovo godimento nell’osservare e conoscere il lavoro degli artisti (si tratta di una curiosità che provo anche a trasmettere ai miei studenti), quello che ho scritto non è la riflessione di un critico, ma piuttosto di un “dilettante”, di uno che ha apprezzato da sempre il lavoro di Victòria Tubau. Io ne ho dato una interpretazione personale, non è la verità ma una delle possibili letture.
Non vale nasconderlo, sono molto felice che il lavoro di questa artista catalana, amante di Alghero e della Sardegna, trovi l’opportunità di essere mostrato qui, in questo luogo che sicuramente essa ama e che frequenta con regolarità. Sono sicuro che quanti visiteranno la mostra, anche se vi leggeranno cose diverse da quelle che io ho visto, apprezzeranno questi lavori.
Francesco Indovina

Nota biografica
Victoria Tubau, lavora in diversi campi delle arti plastiche: disegno, pittura, scultura, illustrazione ed anche ad un progetto culturale di educazione artistica.
Come illustratrice ha collaborato con numerose pubblicazioni, giornali e riviste, come pure nell’editoria infantile.
E’ anche scrittrice di libri per bambini, un suo libro nel 2012 ha vinto il premio Vaixell de Vapor.
Risiede e lavora a Barcellona dove espone normalmente le sue opere.