Radu Dragomirescu – I disegni del diluvio
In mostra negli spazi di Riccardo Costantini Contemporary a Torino, la personale di Radu Dragomirescu, dal titolo “I disegni del diluvio”. In esposizione alcune fra le opere più recenti dell’artista rumeno fra pittura, disegno ed installazione.
Comunicato stampa
In mostra negli spazi di Riccardo Costantini Contemporary a Torino, la personale di Radu Dragomirescu, dal titolo "I disegni del diluvio". In esposizione alcune fra le opere più recenti dell'artista rumeno fra pittura, disegno ed installazione.
[…] Contro l'oscurità, appunto, si profilano le visioni di Dragomirescu, tenendosi prossime ad essa per conservarne l'eredità, ombre dell'Ombra. Sono figure che prendono corpo nei fenomeni attraverso il disegno, atto medianico tra lo spirito e l'Essere in dote all'intelligenza umana per cogliere il significato delle forme. La tecnica del disegno, in queste opere, non struttura lo spazio, né diventa espressione o traccia gestuale, ma registra il lucido presentimento della profondità segreta che si estende al di là degli oggetti, e che li adombra come enigma perpetuo. Non più dati concreti che attivano i sensi, gli oggetti si addensano nitidi e vibrano in allucinazioni simboliche esili come il punto di contatto tra la mente e l'ignoto su cui fluttuano. […]
Ogni immagine disegnata da Radu è, dunque, ad un tempo un simbolo e un rito. Se dio è morto e nulla rimane, la splendida geometria del mondo non assomiglia più alla sinfonia delle sfere celesti, ma alla danza macabra delle sue impressioni di sogno, suonata da un amabile demone tanto per gioire del gioco della vita. Il nulla non è una provenienza, ma l'assurdo, il non senso che contorna d'un alone tutte le apparenze, che brillano proprio nel contrasto lasciando sorgere, ancora una volta inspiegabilmente, la bellezza. In tutte le figure si avvera, dunque, un rovesciamento di attenzione dai fenomeni in piena luce allo specchio nero nel quale si riflettono. Un capovolgimento perfettamente incarnato proprio nell'adozione del disegno a grafite. Usata nei secoli di tradizione grafica per rappresentare le ombre, la stesura che Radu ne fa sullo sfondo nero la tramuta in segno delle aree luminose, i cui riflessi cangianti fanno vibrare le forme. E questa strana alchimia diventa l'allegoria della trasformazione necessaria alla nostra intelligenza confusa affinché tutti possano cogliere le visioni profonde della realtà.
(Dal testo di Michele Bramante)
Radu Dragomirescu nasce a Roseti (Romania) il 7 giugno 1944. Frequenta l'università di arti plastiche N. Grigorescu di Bucarest diplomandosi nel 1969. Nel 1973 si stabilisce definitivamente in Italia. Viene invitato a Parigi (1968) alla sesta Biennale Internazionale della gioventù ed ottiene il Gran Premio.
Nel 1972 riceve il premio per la grafica dell'Unione degli artisti rumeni.
Nel 1984 viene invitato alla Biennale di Venezia – Aperto 1984.
Vasto è il panorama di esposizioni personali e collettive fra cui ricordiamo: 1971 Edimburgh Richard De Marco Gallery – 1977 Quadriennale di Roma – 1977 Galleria La Salita – 1979 Milano Galleria dell'Ariete, Genova Galleria Forma – 1980 Kyoto Municipal of Art, Modena Galleria Emilio Mazzoli – 1981 Wroclaw Museo di architettura – 1990 Valencia Galleria Pasqual Lucas – 1982 Geneve Galerie Marie Louise Jeanneret – 1982 Torino Galleria Tucci Russo – 1983 Ravenna Loggetta Lombardesca – 1983 Brescia Galleria Piero Cavellini – 1984/1985/1987/1988 Torino Galleria Eva Menzio – 1986 Ravenna Pinacoteca comunale – 1988 Bucarest Museo nazionale d'arte della Romania – 1990 Torino Galleria In Arco – 1991 Alicante Centro Eusebio Sempre Palazzo Gravina – 1992 Warrenpoint (Nothern Irelad) Narrow Water Gallery – 1993 Ravenna Pinacoteca comunale Santa Maria delle Croci – 2001/2004 Torino Paolo Tonin Arte Contemporanea – 2001 Asti ex chiesa di San Giuseppe – 2002 Cuneo Fondazione Peano – 2003 Moncalieri Fonderie Teatrali Limone – 2005 Firenze ex Chiesa di San Carlo dei Barnabiti – 2008 Firenze Accademia delle Arti e del disegno.