InVisibleCities 2017
Il recupero urbano e la riflessione sui nostri tempi attraverso la multimedialità.
Comunicato stampa
InVisibleCities – Festival internazionale della multimedialità urbana giunge alla sua terza edizione e si radica a Gorizia, portando arte e sperimentazione in spazi che normalmente non le prevedono, proponendo nuovi punti di vista e trasformando l’area di confine in un grande palcoscenico / galleria d’arte diffusa e a cielo aperto.
Dall’ 8 al 22 maggio InVisible Cities, Festival Internazionale della Multimedialità reinventa gli spazi cittadini attraverso il connubio tra arte e tecnologia, emozioni e innovazioni e invita artisti e pubblico a riflettere sul tema “migrAzioni: storie, percezioni, esperienze” attraverso nuovi linguaggi e strumenti che non siano scontati e banali ma che facilitino il ragionamento, la riflessione e la discussione attraverso un impatto sulla città e i suoi spazi dismessi.
«I diversi linguaggi artistici dialogano con le tecnologie multimediali offrendo possibilità espressive innovative e nuove esperienze di fruizione per gli spettatori che diventano, sempre di più spettat(t)ori attivi e coinvolti in prima persona» spiega il direttore artistico Alessandro Cattunar «Un festival partecipato, dunque, che vive dell’interazione degli artisti con gli spazi urbani ma anche, e soprattutto, con le persone che li abitano, li conoscono e li raccontano. Un Festival che si pone in continuità con importanti progetti che, a livello europeo, hanno proposto di investire sull’arte, la cultura e l’innovazione per promuovere i territori, sviluppare il turismo, stimolare gli investimenti, riqualificare aree urbane e creare nuove forme di collaborazione tra le persone, le associazioni e il tessuto produttivo»
InVisible Cities consolida così una formula di successo che ha una prospettiva di medio/lungo periodo e che promuove creatività, costanza, volontà di collaborazione per creare partecipazione e attivare buone pratiche. «InVisible Cities vuole essere questo: uno stimolo a guardare la città, e in questo caso Gorizia, con occhi diversi, a condividere spazi ed esperienze, ad investire nelle imprese creative, a dare spazio al dialogo tra arte e innovazione.»
Focus 2017 “migrAzioni: storie, percezioni, esperienze”
Attraverso le pratiche delle arti digitali e i linguaggi della multimedialità, artisti, studiosi e professionisti sono chiamati ad esplorare, ad ampio raggio, l’esperienza della migrazione. Un tema che ci tocca sempre più nella quotidianità, che ci chiama in causa e ci interroga. Un tema di cui si parla in continuazione ma che viene spesso affrontato con superficialità, soprattutto nelle narrazioni pubbliche, riproponendo stereotipi senza aiutare la conoscenza e la comprensione. Il Festival vuole essere un’occasione per proporre visioni e narrazioni alternative, sguardi “altri”, differenti punti di vista, anche in contrasto tra di loro. Al centro dell’attenzione, i racconti di vita, le pratiche di trasmissione della memoria, le diverse percezioni degli avvenimenti da parte delle popolazioni migranti e di coloro che le accolgono; le situazioni vissute nei paesi di origine; l’esperienza del viaggio; l’arrivo in un’Europa incerta e piena di contraddizioni.
I luoghi di InVisible Cities
Da Piazza Vittoria al Kulturni Dom, dalla Mediateca al Mercato Coperto, dalla Galleria Bombi alla Biblioteca Statale Isontina, da via Rastello ai Giardini Pubblici, InVisible Cities invade la città con laboratori, performance e installazioni.
Aspettando il Festival
Dall’8 al 16 maggio si terrà la residenza artistica di videomaker, sound-designer, danzatori selezionati tramite un open call e che condivideranno spazi di lavoro e di vita, attrezzature e stimoli provenienti da un territorio complesso e ricco di storia.
L’obiettivo è quello di occupare spazi dismessi della città riempiendoli di creatività, progettazione, innovazione. Le opere realizzate saranno presentate durante il festival, coinvolgendo il pubblico anche in performance, workshop e seminari esplorando il senso del fare multimedialità urbana. Gli artisti saranno al lavoro, per l’intero periodo della residenza, presso l’ex Ferramenta Krainer ma si muoveranno in città e coinvolgeranno la popolazione in processi di creazione partecipata.
Le installazioni e le performance saranno presentate a InVisible Cities dal 17 al 21 maggio. Gli artisti coinvolti saranno Calembour (Laura Migliano e Giorgia Petri), Simona Noera, Giulia Modula con la supervisione di Alessandro Ruzzier.
Menzione speciale merita il workshop di danza verticale “Shifting Places” a cura di Wanda Moretti (Compagnia Il Posto – Danza Verticale) esplorerà le potenzialità del movimento su diverse superfici e piani con l’obiettivo di fornire una conoscenza elementare e la comprensione di pratiche e principi base in tema di performance site specific. I partecipanti al workshop saranno guidati alla realizzazione di una performance ispirata a un testo che sarà presentata all’interno del programma di InVisible Cities.
IL FESTIVAL
L’inaugurazione ufficiale si terrà mercoledì 17 maggio alle 20:30 all’angolo tra via Rastello e piazza Cavour. Da qui s’inaugura InVisible Cities: le porte dei vecchi negozi di via Rastello vengono aperte, i videoproiettori in piazza Vittoria e in galleria Bombi accesi e gli artisti presentano le proprie opera al pubblico durante un’inaugurazione itinerante attraverso le location del Festival.
I partecipanti potranno degustare alcuni assaggi di pietanze tradizionali pakistane e afgane gentilmente preparate e offerte dai richiedenti asilo accolti a Cormons da ICS-Ufficio Rifugiati Onlus e a Gorizia dall’associazione Insieme con voi Onlus.
L’evento serale sarà preceduto nel pomeriggio da un Seminario sulle installazioni interattive all’ex ferramenta Krainer tenuto da Paolo Scoppola e la Tavola Rotonda Tra la Jungle e il CARA. Vite sospese in attesa di giudizio con il coordinamento di Chiara Perini dell’associazione Quarantasettezeroquattro e la partecipazione dei rappresentanti di UNHCR – Alto Commissariato delle Nazioni Unite per I Rifugiati, ICS-Ufficio Rifugiati Onlus sezione Cormons, Caritas – Gorizia, Consorzio “Il Mosaico” – Gorizia e Associazione “Insieme con Voi” – Gorizia.
Tra i molti affascinanti appuntamenti in programma giovedì 18 maggio in via Bombi a partire dalle 21:30 ritorna un momento che ha ottenuto un incredibile successo nell’edizione precedente: La Compagnia Il Posto Danza Verticalevolteggerà sulle facciate dei palazzi antistanti la Galleria assieme agli attori, danzatori e performer partecipanti al workshop Shifting Places “un’istallazione di corpi dentro la città verticale, dentro la possibilità di sentirsi interamente parte del mondo e leggermente muoverlo. La danza verticale consente la libertà di danzare ovunque e restituisce una testimonianza dando una visione della città come luogo completamente aperto e accessibile.” La Compagnia tornerà ad esibirsi nuovamente venerdì 19 maggio nel cortile della Biblioteca Statale Isontina alle 21:30 con “Sonora Lux” viaggio di avvicinamento che intreccia la danza di un corpo sospeso, prestato da Simona Forlani, e la solitudine di un sax in solo, con l’onirico paesaggio sonoro dei loops e dell’elettronica prodotti da Marco Castelli. E infine tornerà al Mercato Coperto sabato 20 maggio per volteggiare sopra i banchi della frutta e della verdura proprio all’ora della spesa, alle 10:00 con replica alle 11:00 per far vivere i frequentatori del mercato un momento di spettacolo totalmente originale.
Altrettanto atteso è il debutto regionale del nuovo spettacolo di Giuliano Scarpinato “Alan e il Mare” co-produzione del CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG assieme all’Accademia Perduta Romagna Teatri. L’attore e regista palermitano porterà in scena sabato 20 maggio alle 20:30 al Kulturni Dom una favola dedicate a bambini e adulti per avvicinarci con poesia al dramma dei profughi di guerra, dell’attraversamento, della “morte per acqua”. Scarpinato nel 2014 ha vinto il Premio Scenario Infanzia con lo spettacolo Fa’afafine - mi chiamo Alex e sono un
dinosauro; lo spettacolo, insignito del premio per aver affrontato, per la prima volta nel teatro ragazzi italiano, il delicato tema della diversità di genere, riceve in seguito
anche il Premio Infogiovani 2015 al Festival Internazionale del Teatro di Lugano, l’Eolo Award 2016 come miglior spettacolo di Teatro Ragazzi e Giovani dell’anno, fino ad ottenere il patrocinio ufficiale di Amnesty International.
Tra gli altri numerosi eventi citiamo la presentazione del libro di Alessandro Santarossa “Un Paese di Primule e Caserme” venerdì 19 maggio alle 18:30 all’ex ferramenta Krainer; la performance sonora “Memex” sabato 20 maggio alle 22:30 a Casa Ungerspach a cura di Calembour ovvero Laura Migliano e Giorgia Petri; la passeggiata storico-multimediale attraverso le memorie del Novecento “Topografie della Memoria” domenica 21 maggio alle 10:30, primo esempio di museo transfrontaliero a cielo aperto con totem interattivi e racconto dal vivo sull’impatto delle due guerre mondiali sul territorio goriziano e ancorala performance di danza e video “Pece” domenica 21 alle 21:00 nel cortile dell’ex ferramenta Krainer, liberamente tratto da “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepulveda, con Sofia Kafol, la voce narrante di Daniela Gattorno e la partecipazione degli allievi della scuola media Dante Alighieri di Trieste, per l’adattamento teatrale e regia di Valentina Magnani di ACTIS.
Tra il 17 e il 21 maggio Gorizia sarà “invasa” anche di installazioni, da The Half Castle a Stelle e MarePlurale in piazza Vittoria, poi ancora Apnea – Opera d’arte interattiva immersiva sui migranti e il mare, Migrologie Quotidiane e Panopticon all’ex ferramenta Krainer, solo per citarne alcune.
Infine InVisible Cities ospiterà anche la mostra fotografica Wiki Loves Monuments, il concorso fotografico più grande del mondo. Nato nel 2010 nei Paesi Bassi, ha poi riscosso un successo planetario, permettendo ad oltre 40 Stati di diffondere liberamente le immagini del proprio patrimonio culturale. In Italia il concorso si svolge dal 2012. Ogni anno una mostra itinerante viaggia in tutta Italia per mostrare le migliori fotografie dell’edizione 2016 del concorso italiano. 30 scatti mostreranno le bellezze italiane, passando da paesaggi urbani a panorami naturali. A Gorizia saranno esposte le opere vincitrici del concorso nazionale, oltre a quelle vincitrici di premi speciali e dei premi regionali di Piemonte, Lombardia, Trentino, Emilia-Romagna, Toscana, Basilicata e Tirreno cosentino.
Per ulteriori informazioni c’è il sito http://invisiblecities.eu.
InVisible Cities 2017 è promosso dall’associazione Quarantasettezeroquattro e gode del finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Gorizia e della Camera di Commercio. Il Festival è realizzato in collaborazione con Pelingovac Festival, Pixxelmusic, Università di Udine – DAMS di Gorizia, Associazione Palazzo del Cinema, Mediateca Provinciale di Gorizia e in parternariato con Associazione Hommelette (Trieste), ACTIS – Associazione Culturale Teatro Immagine Suono (Trieste), Associazione Io Deposito (Udine), Associazione PiNA (Koper), Društvo Humanistov Goriške (Nova Gorica), Oddstream Festival (Nijmegen).